Fosdinovo (Massa Carrara), 1 dicembre 2024 – Il cambiamento climatico, o meglio la forte accelerazione di tale cambiamento, determina conseguenze pesantissime sulle coltivazioni, compresi i vigneti. L’esempio più evidente si è avuto l’anno scorso quando dopo le ondate di calore dell’estate è arrivato un inverno ’autunnale’, cioè molto più mite del normale. Il tutto aggravato dalla siccità, che ha fatto la sua parte di danni. Per i vigneti e la produzione vinicola (bombe d’acqua, inondazioni e frane a parte) un mix di fattori che ha comportato danni rilevanti in termini quantitativi e qualitativi. L’allarme lo ha rilanciato l’altra sera nel corso di un incontro organizzato a Carbognano di Fosdinovo dall’Accademia italiana della cucina, Andrea Corigliano climatologo spezzino e fisico dell’atmosfera che, dati alla mano, ha tracciato un quadro allarmante della situazione, caratterizzata da una forte accelerazione della velocità del cambiamento climatico, i cui effetti sono ormai sotto gli occhi di tutti.
L’incontro con Corigliano è avvenuto nell’ambito del ’viaggio’ dell’Accademia alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche del territorio, con un occhio rivolto alla valorizzazione delle tradizioni e della cultura del cibo locale. L’ultima tappa è stata all’agriturismo Ca’ Vide’ di Caprognano nel comune di Fosdinovo (a fare da simposiarca l’accademico Giampaolo Trucco). La delegazione Aic, guidata dalla delegata spezzina Marinella Curre Caporuscio, è stata accolta da Francesca Aliboni titolare dell’ agriturismo, con la sorella Sara che si occupa della cucina (il ristorante ha partecipato recentemente alla trasmissione ’4 Ristoranti’ di Alessandro Borghese). Gli Accademici hanno visitato la struttura che si estende su 4 ettari di terreno, due dei quali destinati a vigneto. La famiglia, Aliboni-Marchini è nata nel lontano 1749 a Caprognano e oggi offre apprezzatissimi prodotti, oltre a due importanti vini ottenuti con l’uva della tenuta. A spiegare il significato della visita è stata la delegata Aic Marinella Curre, che ha parlato anche della ’mission’ e dei programmi futuri dell’Accademia. Dopo la conviviale con i piatti proposti da Ca’ Vide’ (salumi e formaggi della casa, porchetta e faraona, vermentino Colli di Luni, rosso Merlot e Cannaiolo Gioia’ della tenuta) la serata si è conclusa con la rituale consegna del diploma e delle ’insegne’ dell’Accademia ai titolari dell’Azienda.