Santo Stefano Magra, 13 giugno 2017 - E’ ARRIVATO in piazza con fare deciso e ha puntato un coltello al pensionato che qualche mese fa lo aveva denunciato dopo aver scoperto il furto del suo motocarro “Ape”. Pensava forse di intimorirlo ma al contrario ha aggravato la sua posizione considerato che già doveva rispendere del reato di ricettazione. La nuova denuncia ha fatto scattare un successivo controllo da parte della polizia municipale di Santo Stefano Magra che ha trovato altri coltelli nascosti all’interno dell’automobile dell’uomo che adesso rischia due anni di pena detentiva. Una storia iniziata qualche mese fa che non si è chiusa con due denunce ma stava rischiando di trasformarsi in qualcosa di molto serio vista la decisione con cui il cinquantenne, già accusato di ricettazione, sembrava intenzionato a voler risolvere la questione in sospeso.
QUALCHE mese fa G.L. residente a Podenzana era stato denunciato per aver nascosto nel suo terreno un’Ape rubata a Santo Stefano Magra e appartenente a un pensionato residente in un Comune vicino. L’uomo, che ancora oggi nonostante la brutta esperienza, frequenta con assiduità la piazza santostefanese, aveva chiesto di poter lasciare in sosta, all’interno di un’area privata la sua Ape in quanto inutilizzabile per un improvviso guasto. Qualche giorno dopo però, mentre era seduto in piazza Garibaldi, ha visto casualmente transitare a bordo di un camioncino proprio il suo motocarro ed ha sporto denuncia. Il suo mezzo di trasporto era stato rubato da un santostefanese, teoricamente amico del pensionato di Follo, e consegnato a una terza persona residente a Podenzana. Le indagini condotte dal comandante della polizia municipale Flavio Toracca e dall vice Michele Ottolini, avevano risolto il caso e portato alla denuncia i due complici. Ma la vicenda non si è conclusa. Qualche giorno fa l’accusato di ricettazione ha pensato di vendicare la denuncia affrontando e minacciando il pensionato con un coltello. Seppure spaventato l’uomo si è ripresentato al comando della polizia locale raccontando l’episodio. Gli agenti hanno iniziato le indagini e sono arrivati a perquisire la vettura di G.L., rinvenendo all’interno del pannello della portiera 3 coltelli. Uno dei quali corrispondente alla descrizione fornita nella denuncia e probabilmente proprio quello utilizzato per minacciare. E’ così scattata una nuova denuncia per il reato di porto di armi e oggetti atti ad offendere e per questo rischia una pena detentiva fino ad un anno, alla quale si sommerebbe un pena ulteriore fino ad un anno qualora l’autorità giudiziaria giudicasse negativamente la posizione di G.L. anche in ordine al delitto di minaccia aggravata.
m.m.