REDAZIONE SARZANA

Mostra di disegni in piazza I bambini si... raccontano

L’idea dell’assessorato alla scuola per esorcizzare i tre mesi del covid. Un lungo periodo trascorso lontano dagli amici e dai compagni di scuola .

Il filo della speranza nelle piazze di Vezzano: una fila di disegni appesi negli spazi pubblici perché la fantasia e la creatività non siano calpestate da brutti pensieri. Un passato recente, difficile per tutti e chissà come vissuto dai più giovani. Da qui la necessità di esorcizzare tutte queste difficoltà. E l’idea di un progetto tutto vezzanese con protagonisti la voce dei più piccoli, il loro punto di vista su quanto abbiano subito, ma in particolare cosa hanno provato.

Ce lo avranno detto chiaramente o è rimasto racchiuso nelle loro anime? Ecco che hanno affidato le loro sensazioni alla matita e a un foglio, disegni colorati con frasi di speranza che da ieri animano le piazze di Vezzano. "Non è semplice collocarsi dal punto di vista di ogni bambino, di ogni ragazzo, comprendere il loro pensiero, la loro voce quando ognuno di loro ha tracciato su un foglio delle linee, ha disegnato figure, ha scelto colori.

" Il mio assessorato – spiega Nadia Lombardi con delega alla Pubblica Istruzione – ha voluto chiamare “filo della speranza” questo progetto che raccoglie tutti i disegni realizzati dagli alunni delle nostre scuole durante la didattica a distanza, perché dalle loro emozioni, dai loro pensieri e sentimenti, spesso anche dalle loro paure emerge un messaggio di speranza, di voglia di rinascita che noi adulti dobbiamo ascoltare non solo per consolidare il legame tra le generazioni, ma anche per riflettere, progettare, disegnare un futuro migliore per tutti. Diciamo spesso che sono loro, i bambini e i ragazzi, la speranza in sé, ma è dovere di noi adulti costruire le condizioni e fornire gli strumenti affinché questo cammino sia facilitato e percorso da tutti. Una volta ho sentito dire da un adolescente che “a scuola si fatica di meno perché si pensa insieme“ ed è vero, la condivisione, vivere progetti e riflessioni insieme, non serve solo a creare forti legami, ma accresce davvero tutti".

Pensare insieme è proprio ciò che deve collegare l’ intera società, per curare per quanto possibile le fratture che purtroppo presenti, e proprio in questo senso il filo della speranza vuole diventare simbolicamente il filo delle responsabilità sociali. "Ringrazio il dirigente dell’istituto comprensivo di Vezzano Marcello Lupo per aver subito abbracciato il nostro progetto – conclude Nadia Lombardi – da ieri i loro elaborati si possono vedere in piazza Benettini a Vezzano Capoluogo, nel parco comunale di Prati e nella canonica di Bottagna, ognuno con i disegni degli alunni dei relativi plessi scolastici".