Di tempo ne è passato da quando il progetto della rotatoria e i risultati degli studi vennero presentati a palazzo civico a Vezzano: era giugno 2023. Studi che dimostrarono l’urgenza di procedere e la rotatoria compatta come soluzione migliore, scartate tutte le altre per le quali le simulazioni diedero esito negativo. Finalmente si trovava la soluzione ad anni di scontri e litigi in quel crocevia dove le cose sono solo peggiorate.
Nonostante tutto c’è ancora qualcuno che non è d’accordo e avanza alternative: "Ci voleva un semaforo con sensore di traffico e il controllo elettronico della velocità", dicono alcuni. Altri chiedono telecamere di controllo delle infrazioni mentre secondo un residente intervenuto alla riunione di annuncio di avvio lavori, a Bottagna venerdì mattina, bastava invertire gli stop.
Ma ci sono state presentazioni pubbliche con abitanti e associazioni di categoria e la soluzione condivisa anche dalle istituzioni è la rotatoria compatta: "C’è stato tutto il tempo per dire la vostra, più di un anno di studi, simulazioni, prove. Questo è il progetto studiato dagli ingegneri ritenuto il più valido per contrastare gli innumerevoli incidenti che avvengono in quella strada", hanno ribadito Anas, il sindaco Massimo Bertoni e l’assessore regionale Giacomo Giampedrone. La rotatoria è ritenuta l’infrastruttura migliore. Un incrocio dove si verifica, ha spiegato il sindaco, il 30 per cento degli incidenti del territorio vezzanese, bisogna interrompere questa catena bruttissima che è costata la vita a un ventenne, poco tempo fa.
Diritto di dire la propria opinione ma alle contestazioni ha messo un freno anche Luciano Hermida del comitato La Ripa: "Polemiche inutili, perché è più di un anno che si parla della rotonda, oltretutto come è stato detto venerdì se qualcuno era contrario doveva farlo presente già a suo tempo. Probabile che durante la costruzione possano essere fatte delle migliorie".
C.G.