Anna Pucci
Cronaca

L’organo restaurato, nuova vita al Serassi. Musica in cattedrale

Concerto inaugurale dopo il lungo e costoso intervento di recupero. Strumento imponente, consegnato nel 1842, era silente da decenni

L00AF-D

Monsignor Barbieri sullo sfondo del Serassi e il maestro Macinanti (foto Pasquali)

Sarzana, 12 ottobre 2024 – Evocativa, potente, preziosa. Così è la musica d’organo e per troppo tempo la cattedrale di Santa Maria Assunta ne è rimasta priva, pur custodendo al suo interno un autentico gioiello, il maestoso Serassi collocato in una cantoria lignea scolpita a bassorilievo. Gioiello che finalmente torna a nuova vita, dopo un impegnativo e costoso restauro.

Opera della bottega dei fratelli Serassi di Bergamo, dimensioni imponenti con le sue 2700 canne in legno, stagno e piombo (la centrale è alta 5 metri), l’organo fu consegnato il 27 settembre del 1842. Dopo il restauro eseguito intorno al 1950 aveva di nuovo subito un/ degradamento, fino ad ammutolirsi. Un silenzio durato decenni, al quale ha posto fine – su impulso del parroco, monsignor Piero Barbieri – l’intervento di Casa Pedrini di Cremona, reso possibile da importanti donazioni, tra le quali quelle della Conferenza episcopale italiana e della Diocesi, grazie ai fondi dell’8xmille, di Fondazione Carispezia, Fondazione Compagnia di San Paolo di Torino e Fondazione InCaSa di Sarzana (costituita, quest’ultima, su lascito del professor Emilio Doni), il contributo di The Skill e di chi è voluto restare anonimo.

Se nel 1842 – come riporta una lettera dell’epoca, datata Sarzana e custodita nell’archivio della Biblioteca Mai di Bergamo – la “mano maestra” a cui fu affidato il compito di toccare per prima, nel giorno della consegna, “un così prezioso e raro istrumento” fu quella del musicista toscano Giovacchino Maglioni (il cui zio Antonio era in quegli anni Maestro di Cappella alla cattedrale di Sarzana), insieme a David Bini di Pisa, questa sera sarà il Maestro Andrea Macinanti, organista e docente al Conservatorio di Bologna, a tenere il concerto inaugurale. L’appuntamento è alle 21 e prima di “gustare tanta ricchezza di svariate armonie”, per citare di nuovo la lettera, ci sarà modo di conoscere il percorso che ha reso possibile l’evento.

A intervenire, dopo il vescovo Luigi Ernesto Palletti, saranno Rossana Vitiello, che ha seguito i lavori per la Soprintendenza di Genova, e il restauratore professor Marco Fracassi. Che così riassume il compito svolto: “Il punto debole stava nel complesso della trasmissione tubolare. Un imponente lavoro di restauro e rinnovamento degli apparati trasmissivi restituisce la splendida voce del grande strumento”. Un percorso fortemente voluto da monsignor Barbieri: “Io stesso non ho mai avuto il piacere di ascoltarne la voce nella sua profondità ed interezza da quando sono parroco di Santa Maria Assunta – ha spiegato –. D’ora in avanti le celebrazioni nella nostra mirabile basilica saranno accompagnate dalla melodia di un organo altrettanto importante”. A seguire, Andrea Macinanti farà risuonare nell’ampia navata le musiche di Johann Sebastian Bach, Ottorino Respighi, Marco Enrico Bossi, Pietro Nardini, Andelko Klobučar e César Franck.