Per il disarmo e la nonviolenza. L’iniziativa della Rete spezzina

L'evento "Il mondo è nelle nostre mani - No war" a Sarzana ha offerto una giornata di riflessione e musica per la pace, con conferenze, concerti e flash mob. La musica come strumento per la pace interiore e collettiva.

Per il disarmo e la nonviolenza. L’iniziativa della Rete spezzina

L'evento "Il mondo è nelle nostre mani - No war" a Sarzana ha offerto una giornata di riflessione e musica per la pace, con conferenze, concerti e flash mob. La musica come strumento per la pace interiore e collettiva.

L’evento "Il mondo è nelle nostre mani - No war" ha regalato una giornata emozionante e stimolante. Organizzato la settimana scorsa dal Nuovo Circolo Barontini, Rete spezzina pacifista con i laboratori musicali diretti dal maestro Gianni Grondacci è iniziato alle 10.30 nella sede del circolo, con una tavola rotonda con Pietro Lazagna su "Origine e sviluppo della guerra", sono state presentate di seguito le campagne per il disarmo, la pace e la nonviolenza sulle quali è impegnata la rete spezzina. Il pomeriggio si è svolto il concerto a cura dei Laboratori di musica d’insieme diretti da Gianni Grondacci, con reading di poesie e testi sulla pace, quindi il flash mob con musica per le vie di Sarzana e l’apericena con piatti tipici della cucina ucraina, russa, israeliana e palestinese. "Abbiamo al mattino organizzato una conferenza su pace e disarmo con ospiti interessanti che ci hanno arricchito e fatto riflettere – ha spiegato Grondacci –, per questo ringrazio il professore Pietro Lazagna, il rappresentate della Rete spezzina pace e disarmo Giancarlo Saccani, il presidente spezzino di Legambiente per avere aderito a questa iniziativa che spero possa ripetersi. Perché testimoniare per la pace è un obbligo morale in un mondo sempre più smarrito in egoismi, indifferenza, disumanità e atrocità".

Il concerto pomeridiano dei Laboratori Musicali diretti da Grondacci ha ancora di più ricordato come la musica abbia un potere terapeutico, aiutando le persone a superare traumi e conflitti, contribuendo così a un processo di pace interiore e collettiva. "Tutto questo è stato possibile grazie a Anna Minelli che ha organizzato con me l’evento e il Nuovo Spazio Barontini che ci ha ospitato, Tele Liguria Sud, e la giornalista Daniela Tresconi che hanno promosso l’evento, i ragazzi assistiti da Lillo Scrivano con i loro disegni e gli striscioni contro la guerra e il numeroso pubblico che ha partecipato".