
E’ stato un incontro molto partecipato e animato quello che si è tenuto l’altro pomeriggio nella sala Revere a Sarciara organizzato dal nuovo gruppo di residenti 'Stop al 5g VezzaNo' (foto di archivio)
Vezzano (La Spezia), 30 marzo 2025 – La protesta contro le antenne 5g a Vezzano avanza e dilaga. Non si placa la rabbia dei cittadini, dopo l’informazione del piano antenne prodotto dalla Polab nella sala del Comune, e il dissenso manifestato dai molti vezzanesi presenti, sulla quantità di antenne preventivate. Un “grappolo” l’hanno definito per il centro storico di Vezzano, sia superiore che inferiore, persino sul palazzo municipale, lascito storico, e tre in progetto per la via Borrotzu di Sarciara.
In tutto nove, con la polemica ancora più accesa per il fatto che un impianto di Iliad è già in posa in via della Stazione in un terreno privato, senza che nessuno sapesse nulla. E sul quale, i cittadini che si sono rivolti ai legali, hanno accertato un vizio di procedimento che però, non informati della struttura se non quando hanno visto le ruspe in azione, non possono più far valere, in quanto scaduti i termini per ricorrere al Tar e anche il ricorso al Presidente della Repubblica non è più nei tempi. Il percorso non si ferma, intanto è stato costituito un gruppo denominato “Stop al 5g VezzaNo”, poi c’è stata una riunione venerdì pomeriggio nella sala Revere a Sarciara che ha allargato il numero degli aderenti. Una nutrita schiera di abitanti del territorio, di tutte le età, ha posto domande agli interlocutori intervenuti, Raffaella Spezia rappresentante del Comitato di Levante, il giurista ambientale Marco Grondacci, il medico Giuseppe Miserotti su tutti gli aspetti più importanti di un “viaggio“ che sarà condiviso anche con altri gruppi.
I timori per la salute, visto l’innalzamento dei limiti previsti per le emissioni elettromagnetiche, in particolare per chi ha già patologie, per i portatori di pacemaker, gli effetti biologici sul corpo umano, l’impatto ambientale, le possibili azioni per ottenere la revisione dei piani, sono stati i temi più dibattuti di quello che è stato il primo incontro di una serie già programmata e da programmare di azioni, tra cui anche in futuro potrebbe esserci una manifestazione pubblica. E contro l’antenna in costruzione per conto di Iliad in via della Stazione, limitrofa, praticamente a venti metri da un traliccio dell’alta tensione, è partito un atto di diffida. In molti si sono chiesti come non si sia tenuto conto della presenza di un traliccio e anche per i mezzi cingolati in movimento nella stradina, ex mulattiera.