
Paolo Andreani, consigliere comunale di minoranza a Luni
Luni (La Spezia), 24 aprile 2025 – “Dichiarazioni offensive e atti d’intolleranza”. Non finisce pacificamente la querelle nata sulla richiesta di revocare l’intitolazione di una strada di Luni Mare a Palmiro Togliatti avanzata dal consigliere comunale di minoranza Paolo Andreani e bocciata dalla maggioranza. E’ lo stesso Andreani ad annunciare di aver dato mandato ai suoi avvocati di presentare querela contro chi lo avrebbe definito “fascista”.
Il consigliere è furente, e spiega: “Le accuse ricevute durante la discussione della mozione hanno lasciato in me un profondo malessere che mi ha portato a riflettere se fosse il caso di abbandonare l’incarico di consigliere comunale. Nella precedente legislatura, dal 2017 al 2022, data la ferrea opposizione, spesso i toni raggiunti nei consigli erano focosi ma mai hanno oltrepassato il limite dell’offesa e del rispetto delle minoranze”. Al contrario, secondo Andreani, di quanto accaduto nella nuova legislatura, in particolare durante la discussione della mozione da lui presentata per revocare l’intitolazione a Togliatti.
“Nonostante la mozione su via Togliatti condannasse ogni forma di totalitarismo non ci sono stati interventi specifici su quanto esposto – sostiene il consigliere – ma solo accuse generiche di superficialità e falsità storiche, senza entrare nel merito della proposta”. Un dibattito acceso da personali interpretazioni storiche: “Ho precisato – prosegue Andreani – che la lotta partigiana non fu soltanto merito delle brigate Garibaldi ma anche di quelle cattoliche, democratiche, socialiste e liberali e di tanti liberi cittadini”. Andreani ha distinto tra l’atteggiamento di Togliatti e Gramsci: “Quella di Togliatti fu una fuga, Gramsci invece non abbandonò i suoi compagni e da antifascista pagò. Mai avrei proposto di revocare un’onorificenza a Gramsci, riconoscendo in lui un reale antifascista”.
Ma il fatto grave, secondo Andreani, è accaduto quando gli è stato chiesto ripetutamente di dichiararsi antifascista: “Il Comune di Luni, di cui sono un rappresentante legittimo, fonda le sue radici sulle tradizioni democratiche ed antifasciste. Non c’era bisogno di tale precisazione vista la mia storia”. Sarebbero poi seguite parole “importanti”, a microfono lontano, di cui adesso il consigliere chiede ragione. Andeani rispolvera poi alterchi risalenti al 2022 e la mancata applicazione di due delibere approvate all’unanimità sull’attribuzione di civica benemerenza alla memoria di Giovanni Battista Bongioanni e Maria Doria Lombardini e su un bando concorso di idee per il progetto di riqualificazione di piazza della Repubblica a Luni Mare.
Il consigliere conclude: “Sono stato costretto a presentare un esposto alla prefettura per chiedere di accertare se nei fatti, atti e comportamenti riportati siano rinvenibili fattispecie rilevanti e per chiedere di procedere, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili. Inoltre ho dato mandato agli avvocati di presentare querela alla Procura della Repubblica della Spezia a carico di chi mi ha definito fascista”.