CHIARA TENCA
Cronaca

Protagonista di una commedia dark. Tinna Hoffmann attrice a Broadway: "Grata di aver vissuto questa sfida"

Prosegue anche l’impegno di ballerina come insegnante a New York e nella The Best Dance di Sarzana

Protagonista di una commedia dark. Tinna Hoffmann attrice a Broadway: "Grata di aver vissuto questa sfida"

Tinna Hoffmann con il cast e la regista

È a New York da un anno e mezzo e in questo relativamente breve periodo di tempo ha tagliato un nuovo traguardo, arrivando ad esordire come attrice in un teatro Off Broadway, dopo aver messo momentaneamente in stand-by i panni di ballerina, con cui ha conquistato soddisfazioni ad ogni angolo del mondo da sola e insieme al compagno di arte e di vita Fabio Modica. Tinna Hoffmann, danese di origine e sarzanese di adozione è la co-protagonista della commedia dark "Over my dead body", scritto e diretto da Esther F. Caporale e interpretato con Edward Gibbons-Brown e Edu Dìaz (attore prestato al ruolo femminile della sorella).

Tinna, con Fabio da New York avete già partecipato all’importante contest Amateur Night al mitico Apollo Theater e fatto conquistato il quinto posto ai mondiali di show dance nel New Jersey. Non male. Com’è iniziata, invece, l’avventura nella recitazione?

"Intanto, voglio dire che il mio impegno con la danza continua, sia come insegnante qui che con la nostra scuola di Sarzana (la The Best Dance, ndr), che seguiamo a distanza e abbiamo affidato sul posto a persone davvero in gamba. Il ballo mi piace da una vita, ma fin da piccola anche il canto e la recitazione e dal 2018 ho iniziato a prendere quest’ultima sul serio. Ho seguto degli stage intensivi online con Susan Batson, insegnante di big quali Nicole Kidman e Lady Gaga, fra gli altri. Se voglio fare una cosa, devo essere brava e preparata. In Italia ho fatto delle piccole parti per serie di Netflix, poi sono arrivata qui e c’è stata questa occasione, grazie ad un amico che conosceva Esther F. Caporale e ci ha messe in contatto. Lei cercava un’attrice per questo ruolo, ho sostenuto un provino ed è andato bene".

Di cosa parla questa dark commedy?

"È una storia vera che parla della regista, da me interpretata, e della sorella: una persona ossessiva che vuole per forza di cose farmi sposare con un ricco e cerca di creare l’occasione con il fratello del marito che sta morendo. In una battuta, si dice che in fondo, organizzare un matrimonio e un funerale è la stessa cosa: rivela perfettamente lo spirito di questo ‘play’ e sono onorata della fiducia data da Esther, da cui ho imparato tanto e per la quale nutro tanta stima".

Qual è il bilancio di questa esperienza?

"Di certo è relativamente nuova e sono molto contenta perché approdare all’Off Broadway è il massimo che potrei fare attualmente nel sistema americano e sono molto felice. Abbiamo partecipato al Chain One-act Festival al Chain Theatre di Manhattan, uno dei più grandi lì, e abbiamo recitato solo una parte del nostro ‘play’; abbiamo fatto tre spettacoli in totale. I ‘play’ in gara erano 50. Di fatto viene considerato un trampolino per i nuovi talenti e ora vorremmo far girare la commedia".

Ma è stato come si aspettava?

"In realtà è sempre difficile sapere cosa aspettarsi: io sono molto autocritica e nel nostro lavoro, alcune volte si fa meglio di altre, ma sono molto felice del feedback molto positivo che ho avuto. È una cosa molto diversa rispetto a quanto faccio di solito: ho poco avuto solo dieci giorni per prepararmi e andare in scena, ma sono grata di aver vissuto questa sfida. Amo stare sul palco: questa cosa batte sempre dentro di me".