L’amore e l’attaccamento di una sarzanese alla propria città è una cosa che forse solo chi è di Sarzana può capire. E non importa se quella sarzanese sia una stella internazionale della danza che nella sua carriera professionale ha già raggiunto i massimi livelli possibili e calcato i palchi più ambiti dei teatri di gran parte del mondo, perché quel legame così evidente e puro con le sue origini e con la città che l’ha vista nascere, anche come ballerina, resta indissolubile. Rachele Buriassi, classe 1987, e étoile de Le Grande Ballets Canadien di Montreal, è tornata per esibirsi nella sua città. Come da circa vent’anni a questa parte, non è riuscita a passare il Natale in famiglia perché impegnata in due spettacoli ad Atene, ma subito dopo è tornata a Sarzana. Come ogni volta è emozionata e piena di gioia per potersi esibire in quella che ancora considera casa sua.
Questa sera, al teatro degli Impavidi, accompagnata dal suo partner Esnel Ramos e dai primi ballerini di diverse compagnie europee regalerà alla città uno spettacolo di livello assoluto portando in scena passi a due del repertorio classico, neoclassico e contemporaneo. Le sue giornate che dovrebbero essere di riposo dopo la pausa di tre settimane arrivata al termine dello Schiaccianoci a Montreal, sono invece caratterizzate da una moltitudine di impegni. La lezione alla scuola del cuore, 4Movimento di piazza Terzi - dove all’età di quattro anni con i maestri Giuseppe Gilardi e Lucia Boschi ha mosso i suoi primi passi - poi le prove a teatro prima dell’esibizione al Day Hospital del reparto di oncologia del Noa, altra tappa che cerca di non saltare ogni volta che ha occasione di tornare. Abbiamo avuto il piacere di incontrarla proprio al teatro degli Impavidi, dove insieme al suo caro amico Ermanno Sbezzo stava ripassando i passi del Bolero, coreografia di immenso successo del coreografo di fama internazionale pensata per Rachele e nata proprio a Sarzana nel 2022.
Rachele ci eravamo sentite un anno e mezzo fa e tra i tuoi obiettivi, raggiunti, c’era quello di tornare a esibirti a Sarzana almeno due volte l’anno. Perché?
"Qui ho i miei affetti e le mie radici e da qui tutto è partito, tornare è sempre un piacere. Credo fermamente nelle potenzialità di questa splendida città che non ha nulla da invidiare alle altre e vorrei che tutta questa bellezza, estetica, artistica e culturale, fosse percepita anche da chi questo luogo lo vive quotidianamente, perché posso assicurarvi che da uno sguardo esterno è tutto molto chiaro. Voglio dire che ballerini di fama mondiale che sono riuscita a portare qui nelle scorse edizioni di Rachele and Friends mi chiamano per sapere quando ci sarà la possibilità di tornare a esibirsi a Sarzana perché avrebbero anche piacere di fermarsi qualche giorno a visitare la città e i suoi paraggi".
Come scegli, di volta in volta, gli amici da portare con te a Sarzana?
"Cerco ogni volta di portare professionisti diversi che siano al massimo livello artistico e che allo stesso tempo siano belle persone, mi piace essere circondata da una bella energia. Di anno in anno vedo una città attiva specialmente per quanto riguarda gli eventi. Sarzana può contare su un cartellone di prosa invidiabile, su un appuntamento di lirica eccezionale e io nel mio ambito cerco di portare i massimi esponenti del mondo della danza. Sarzana potrebbe essere tranquillamente paragonata a Spoleto, non le manca davvero niente".
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
"La prossima settimana andrò in Germania, poi tornerò a Montrael dove inizierà la fitta programmazione de La Bella addormentata. In programma ho anche l’Arizona, San Pietro Burgo e Porto Rico. Mi piacerebbe tornare qui in estate e magari riesibirmi alla Fortezza Firmafede. In generale voglio continuare a ballare fino a che non sarò stanca, non sento l’età come un limite e fino a che anima e corpo saranno connessi continuerò a fare quello che sto facendo. In futuro credo che mi piacerebbe dirigere una compagnia di danza, è una cosa che sento nelle mie corde".