Rifiuti, Arcola lancia accuse a Spezia: "Cassonetti senza alcun controllo"

La sindaca Paganini punta il dito sul conferimento. Richiesta di chiarimenti nelle sedi istituzionali "Spesso nell’impianto di smaltimento delle Pianazze arriva materiale misto che causa cattivo odore".

"Il porta a porta è il sistema migliore e più efficace anche dal punto di vista ambientale e dei costi". Non lasciano dubbi le considerazioni espresse dalla sindaca di Arcola Monica Paganini dopo il consiglio comunale dove, da parte dell’opposizione vennero messi a confronto i cassonetti ‘intelligenti’, utilizzati ad esempio a Spezia, con il metodo porta a porta che è in funzione ad Arcola. Per Paganini il metodo del ’porta a porta’ consente un risultato più preciso. A conferma di quanto ha espresso, ha portato come prova le problematiche derivanti dall’impianto di smaltimento alle Pianazze attiguo alla zona residenziale, dove sono trattati i rifiuti dalla provincia, e di cui, ha sottolineato Paganini, "il Comune della Spezia da solo rappresenta circa il 45%": "Fermo restando che quello delle Pianazze è un impianto incompatibile con il territorio circostante – sostiene Paganini – le problematiche scaturiscono anche dal fatto che vi arrivano dalle altre zone rifiuti di carta e plastiche sporche, probabilmente miste, con organico ed indifferenziato, che generano emissioni olfattive moleste. E’ visibile ad occhio nudo". Il Comune di Arcola ha chiesto delucidazioni in materia durante l’ultimo tavolo tecnico alla presenza di Arpal, Asl, Comune di La Spezia e Provincia, e invitato ad avviare un’ indagine merceologica sul rifiuto conferito all’impianto. Ma, ha detto Paganini, ad oggi non è pervenuta alcuna risposta. Adduce anche le difficoltà di controllo che con il porta a porta non si verificano. "Non mettiamo in dubbio gli sforzi di maggior controllo istituiti dal comune della Spezia con le telecamere – prosegue Paganini – per contenere i frequenti abbandoni su molte realtà del comune capoluogo: ma sul conferimento puntuale del contenuto del sacchetto dentro la campana, i controlli possono essere solo se ci sono segnalazioni immediate per permettere di associare telecamera e sacchetto irregolare".

In più Paganini ha riportato anche i dati ambientali, che ritiene avvalorino la sua posizione: "I dati della Regione ci dicono che nel 2014 Arcola passa dal cassonetto al porta a porta e registra una diminuzione di rifiuti indifferenziati pro capite del 22% rispetto al 2013. Nel 2021 Spezia passa dal porta a porta al nuovo sistema di raccolta a cassonetto e la produzione di rifiuti indifferenziati pro capite sale dell’8% rispetto al 2020". Inoltre ha aggiunto che con il metodo di raccolta nelle campane "si devono intensificare i controlli e organizzare servizi aggiuntivi per ripristinare la pulizia degli abbandoni: servizi che sono un costo in più per il Comune e quindi anche per il cittadino".

Cristina Guala