Sarzana, 21 gennaio 2023 - Il richiamo fiabesco non tragga in inganno perché le parole non sono affatto dolci. La Cenerentola evocata da Renzo Guccinelli, il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime amministrative, nasconde l’immagine negativa di Sarzana rispetto al sistema sanitario regionale. E’ stato un attacco diretto a Regione Liguria e soprattutto alla giunta sarzanese quello sferrato dall’aspirante primo cittadino nel corso del secondo dei quattro appuntamenti fissati alla sala della Repubblica per sviluppare le idee da inserire nel programma elettorale. Il tema della sanità ha infiammato il suo intervento al quale si sono unite anche le posizioni di diversi ospiti tra i quali il consigliere regionale Davide Natale che dai banchi dell’assise ligure tiene acceso il faro sulla sistema sanitario provinciale. Ha preso parola, e non accadeva in città da tempo, anche l’ex sindaco e senatore Lorenzo Forcieri che con spirito critico non ha nascosto lacune derivanti dal passato, soprattutto nelle scelte sul San Bartolomeo, ma ha indicato come unica soluzione la necessità di due ospedali funzionanti, Sarzana e Sant’Andrea di Spezia, in attesa del Felettino e senza divisioni campanilistiche. Duro l’attacco di Guccinelli alla sindaca Ponzanelli.
"Le consiglio un selfie davanti al pronto soccorso – ha polemizzato il candidato sindaco – piuttosto che in un parcheggio da 30 posti che costerà 50 mila euro e forse andando avanti così le cose servirà ai clienti dell’ipermercato e non ai pazienti dell’ospedale. Purtroppo la sanità privata sta prendendo il sopravvento su quella pubblica come del resto aveva indicato il presidente Toti nella sua campagna elettorale". Puntare sulla difesa dell’ospedale sarzanese ma non soltanto. "Le sale operatorie sono vuote – ha continuato Guccinelli – i primari non vengono sostituiti e il personale è in sofferenza, basti vedere la situazione del pronto soccorso. Abbiamo sbagliato in passato inseguendo un ragionamento a largo raggio e l’idea di un grande ospedale provinciale ma la rotta non è stata modificata dalla Regione che governa da 8 anni e neppure dal Comune che sta chiudendo i 5i di legislatura". Tra le proposte lanciate, oltre alla tutela della sanità pubblica, anche l’idea di istituire in città un ufficio dei diritti civili. "Indispensabile – ha concluso – per educare sul tema dell’uguaglianza che possa offrire aiuto, ascolto e possa raccogliere denunce. Per far crescere una città non basta sistemare un lampione in un quartiere ma servono iniziative e soprattutto il coinvolgimento. Si parli con gli abitanti della Trinità, ad esempio, per capire quale senso di paura stanno vivendo. E’ fondamentale ricreare un tessuto cittadino che contribuisca anche grazie alla grande risorsa rappresentata dal mondo del volontariato a realizzare momenti di condivisione e aiuto, ad esempio agli anziani che vivono da soli garantendo loro un sostegno quotidiano, anche semplicemente per un po’ di compagnia".