Sarzana, 3 dicembre 2022 - Due ore di protesta davanti alla scuola hanno se non altro accelerato l’intervento di manutenzione dell’impianto di riscaldamento dell’istituto scolastico Parentucelli Arzelà di Sarzana. Dopo lo sciopero di ieri mattina, soluzione estrema adottata da un centinaio di studenti che sono rimasti fuori dalla scuola per protestare contro il freddo che da settimane stanno sopportando all’interno delle aule, qualcosa si è mosso. In realtà gli impianti avrebbero dovuto già essere in funzione dallo scorso 21 novembre ma l’accensione è andata a rilento e comunque non ha interessato tutto l’edificio ma soltanto alcune aree. Infatti la situazione degli impianti di riscaldamento è piuttosto confusa. In alcune classi è funzionante, in altre invece è inattivo, i termosifoni sono parzialmente accesi mentre addirittura in alcuni casi ’sparano’ aria fredda.
Dopo diverse richieste di intervento, rivolte anche dalla dirigenza scolastica alla Provincia della Spezia, ente responsabile della manutenzione dell’edificio, i ragazzi ieri mattina hanno accolto l’appello degli organizzatori Leonardo Ambrosini 5C; Angelo Tarallo 5 A e Alessandro Malaspina 5G presentandosi all’esterno della scuola, in piazza don Ricchetti, per protestare fino alle 10 contro il freddo, esponendo striscioni, cartelli e coperte di rito che accompagnano le mattinate in aula. I ragazzi hanno inoltre ricordato che la temperatura viene ulteriormente abbassata dall’apertura delle finestre per garantire il ricambio d’aria. Era stata richiesta la possibilità di utilizzare le stufette elettriche portate da casa direttamente dagli studenti ma, per ragioni di sicurezza, la proposta era stata bocciata anche se potrebbe risputare in una forma ufficiale e autorizzata.
Delle lamentele era stata informata nei giorni scorsi la Provincia e dopo il sit-in di ieri mattina il servizio tecnico dell’ente ha sollecitato l’ufficio manutenzione. I tecnici hanno iniziato un intervento di riparazione di alcune condotte che non hanno risposto alla riattivazione delle scorse settimane. Evidentemente i mesi di stop dell’impianto hanno causato un black out in alcune linee. Dovranno essere sostituiti alcuni componenti del sistema di riscaldamento centralizzato e la soluzione estrema comporterà tempi ancora più lunghi che verranno completati soltanto durante le vacanze natalizie. E fino alla sospensione dell’attività didattica cosa accadrà? Ieri all’interno di alcune aule la temperatura era di 16 gradi, non certamente polare ma comunque non adatta a rimanere seduti per ore e svolgere l’attività didattica.
La soluzione da adottare, già da lunedì, potrebbe essere rappresentata proprio dalle stufette elettriche, in questo caso però fornite dall’ente quindi con sicura certificazione di funzionamento.