ELENA SACCHELLI
Cronaca

Poggi, aule al freddo e genitori infuriati: “La scuola chiarisca”

Ma per il direttore dei lavori Pilloni le temperature sono conformi: “L’impianto non è ancora a regime. L’allaccio è da completare”

Una scuola (Foto d'archivio Ansa)

Una scuola (Foto d'archivio Ansa)

Sarzana (La Spezia), 19 dicembre 2024 – In classe a battere i denti e in mensa con giubbotto, cappello e sciarpa. Sono temperature da brividi, o almeno tutt’altro che confortevoli, quelle registrate nei giorni scorsi in diverse classi della nuova scuola Poggi – che dopo la fase di demolizione e ricostruzione ha riaperto le porte agli alunni di medie e elementari a partire dallo scorso settembre – e segnalate dai rappresentanti di classe al dirigente dell’istituto, Saverio Bagnariol, e all’amministrazione guidata da Cristina Ponzanelli. Temperature che in diverse occasioni, secondo i genitori degli alunni del capoluogo (tempo pieno), intenzionati a ricevere risposte chiare «sullo stato di attivazione dell’impianto di riscaldamento della scuola primaria che al momento risulta non funzionante», sarebbero scese più di una volta al dì sotto dei 18 gradi. Ma è stata la risposta fornita dal direttore dei lavori Giampaolo Pilloni a provocare una aspra polemica da parte degli stessi genitori, e della politica. «Nonostante le temperature esterne registrate a Sarzana nei giorni scorsi siano sensibilmente scese – si legge nell’aggiornamento sulle condizioni termiche sottoscritto dall’ingegnere Pilloni lo scorso 11 dicembre – le rilevazioni effettuate nelle aule indicano che le temperature sono rimaste conformi alle normative vigenti, oscillando tra i 17 e 21 gradi. Attualmente è in funzione l’impianto in regime transitorio, in attesa che E-Distribuzione completi l’allaccio della cabina di trasformazione».

Una temperatura compresa tra i 18 e i 22 gradi con una tollerabilità di due gradi in più e in meno. Sarebbe quindi quella compresa tra i 16 e 24 gradi la temperatura conforme alla normativa vigente, come riportato dall’ingegnere Pilloni. Una dura risposta indirizzata al Comune è quindi arrivata da parte dei genitori nella giornata di martedì: la richiesta è quella di trasmettere il report dei rilevamenti effettuati in tutti gli spazi della scuola, dal momento che anche temperature che oscillano tra i 16 e i 18 gradi vengono definite conformi alle normative. E i genitori incalzano: «Chiediamo che la scuola provveda a informare le famiglie con comunicazione ufficiale sullo stato degli impianti di riscaldamento. Crediamo che il problema degli impianti non possa essere affrontato a dicembre inoltrato, ma che debba essere un requisito fondamentale per l’apertura di una scuola».

A esprimere solidarietà ai genitori e agli alunni della scuola primaria Poggi è stata la coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, Federica Giorgi, che definendo la situazione inaccettabile sottolinea come sia «dovere dell’amministrazione comunale evitare disagi come questi in una struttura nuova e ancora oggetto di lavori». «Grazie alle proteste delle famiglie – aggiunge Laura Tonarelli, presidente dell’associazione politico culturale Sarzana protagonista – scopriamo che da settembre a oggi l’impianto termico della scuola non è mai stato messo a regime. Come è stato possibile effettuare il collaudo di un impianto che opera (o meglio, non opera) in tali condizioni e quali certificazioni e conformità siano state prodotte per garantirne sicurezza ed efficienza?».