Serata conviviale alla Trigola per la tradizionale cena ecumenica

In occasione del 70° anniversario dell'Accademia Italiana della Cucina, l'AIC spezzina ha organizzato una cena ecumenica con conferenze sui temi del volume "Il riso, il mais e gli altri cereali nella cucina della tradizione regionale" e degustazione di piatti a tema.

Si chiama cena ecumenica perché nello stesso giorno, in tutto il mondo gli Accademici della cucina siedono contemporaneamente a tavola per celebrare piatti, tradizioni e cultura gastronomica, generalmente in occasione dell’uscita del volume che approfondisce i temi dell’anno. Quest’anno, poi, c’era un significato in più e cioè la celebrazione del settantesimo anniversario di fondazione dell’Accademia italiana della cucina. Anche l’Aic spezzina, l’altra sera, ha dato il proprio contributo con una conviviale e due conferenze di approfondimento svoltesi alla "Trigola" di Ponzano superiore dove, oltre che di piatti tipici di stagione, si è parlato anche del volume pubblicato quest’anno, ovvero "Il riso, il mais e gli altri cereali (grano, farro, orzo, avena, segale) nella cucina della tradizione regionale" , tema scelto per il 2023 dal Centro Studi "Franco Marenghi" e approvato dal Consiglio di presidenza. Ad introdurre i lavori, la delegata Aic della Spezia Marinella Curre Caporuscio che ha ricordato l’impegno dell’Accademia su queste tematiche e i programmi futuri, volti a valorizzare la cultura del cibo e i prodotti del territorio. A parlare di riso, mais e cereali, soprattutto in chiave locale, è stato Egidio Banti accademico e direttore del centro studi liguri di Aic. Un viaggio, il suo, alla scoperta di piatti "poveri" ma apprezzatissimi - come la torta scema, cioè povera, un unicum di Sarzana - e di quelle pietanze ricorrenti sulle nostre tavole, sempre a base di riso e cereali, parte integrante delle tradizioni gastronomiche del territorio. A Elena Broccini, altra accademica spezzina (oltre che sommelier) è toccato invece l’approfondimento di un tema abbastanza inedito e cioè il possibile abbinamento fra vino e cereali, sempre con un occhio di riguardo alle produzioni del territorio. La degustazione di piatti a tema - polenta, minestra di farro, ossibuchi e riso proposti dallo chef Luigi Niccoli - ha fatto da apprezzatissimo corollario alla serata, organizzata dal simposiarca Roberto Galli.