
Una pistola (foto di repertorio)
Arcola (La Spezia), 8 gennaio 2020 - E’ arrivato il 2020, ma ancora non si placa la polemica degli abitanti di Arcola che vivono nelle vicinanze del forte di Carabino e devono convivere col rumore degli spari del poligono di tiro. Un problema che, durante le festività, si sarbbe addirittura acuito per una gara organizzata dall’associazione che svolge attività sportiva a forte Canarbino. "Abbiamo subìto tre giorni incessanti di spari – hanno scritto alcuni residenti in una lettera indirizzata al nostro giornale – decine e decine di persone si sono recate al forte Canarbino per l’ennesima gara. Siamo veramente stufi. Nei mesi scorsi alcuni di noi si erano recati in Comune per denunciare la situazione e in cambio solo promesse, mai mantenute. Dentro al forte ci sono centinaia di gomme di auto ridotte a brandelli dai proiettili. Legname sparso e accatastato ovunque. Non osiamo immaginare quanto piombo ci sia nel terreno e non dimentichiamo che il poligono si trova all’interno del parco di Montemarcello. Noi vogliamo bene a questa giunta che è stata eletta anche con i nostri voti, ma non sappiamo chi si è preso la responsabilità di autorizzare tutto questo, anche perché il forte è pericolante e con tutti quegli spari lo sarà anche di più".
Gli abitanti della zona arcolana di Canarbino ricordano che il sindaco precedente aveva fatto sapere anche sui giornali che entro pochi mesi il forte sarebbe stato resituito ai cittadini. "Stiamo ancora aspettando – si legge nella lettera che esprime il disagio del gruppo di abitanti – che il sindaco Paganini giunga alla soluzione promessa e intanto nulla è cambiato". "Speriamo che tutto questo abbia fine – così termina la lettera degli abitanti che risiedono nelle vicinanze del forte di Canarbino – e staremo ad aspettare ancora qualche settimana prima di andare a bussare alla porta di chi potrà prendere un provvedimento serio e definitivo". Già in precedenza, infatti, avevano scritto per segnalare che specialmente il sabato e la domenica gli spari cominciamo alle otto e sembrano non finire mai .