FABIO BERNARDINI
Cronaca

Spezia, cura dimagrante. Ora prioritarie le cessioni

Si lavora sulle partenze di Verde, Muhl, Bastoni, Zurkowski e Antonucci. Per quest’ultimo passi in avanti con il Cesena. Monte ingaggi a 16,5 milioni.

Spezia, cura dimagrante. Ora prioritarie le cessioni

Spezia, cura dimagrante. Ora prioritarie le cessioni

In casa Spezia si respira un clima di relativa tranquillità riguardo la situazione economica-finanziaria del club, ancora sbilanciata sui parametri della massima serie. La Serie A, a partire dalla stagione 2021-22 (nel campionato 2020-21 c’era ancora la spending review targata Volpi), ha lasciato in eredità costi ingenti, con tetti salariali, comprensivi delle spese di tutti i dipendenti, fuori portata. Ne è conseguita, specie dopo la retrocessione in B, la necessità di una drastica cura dimagrante per fisiologiche esigenze di sostenibilità, con un abbassamento del monte ingaggi ai circa 20 milioni di euro attuali, ulteriormente da ridurre con le cessioni di Zurkowski (trattativa con l’Empoli, con Degli Innocenti che potrebbe arrivare a parziale conguaglio), Verde (sondaggi di Sassuolo e Torino), Bastoni, Muhl, Krollis e Antonucci. Per quest’ultimo il Cesena si sta sensibilmente avvicinando alle richieste dello Spezia di un prestito con obbligo di riscatto a 1,5 milioni, in settimana potrebbe esserci la fumata bianca.

Attualmente il monte ingaggi della sola squadra dello Spezia è di circa 16,5 milioni , l’obiettivo è portarlo a 13,5 milioni. Macia e Melissano hanno portato cash importante nelle casse del club con le cessioni di Holm (3,7 milioni ), Strelec (0,8 milioni), Nikolaou (2 milioni), Dragowski (1,5+0,5 milioni), dalle quali dedurre 1 milione per Nagy e 1,6 milioni per Soleri (il costo di 1,5 milioni di Di Serio era stato imputato nel mercato di gennaio). Un totale di 5,9 milioni di euro di introiti netti, che però non basta per avvicinarsi ai parametri di equilibrio della B, anche al netto dei risparmi sugli ingaggi di Moutinho, Serpe, Cugnata, Cipot. Da ciò la scelta di considerare chiuso il mercato in entrata, anche a fronte di alcune soluzioni interessanti (è il caso del difensore Stipe Vulikic del Perugia o di Marras), premendo l’acceleratore su quello in uscita.

La questione fideiussione di circa 5 milioni (il 40 per cento dello sforamento al 31 luglio), che lo Spezia dovrà produrre entro il 9 agosto alla Lega Serie B, non preoccupa. È un rituale che già nel campionato scorso i Platek assolsero senza battere ciglio. Così come c’è la massima tranquillità sull’esposto del presidente del Brescia Cellino contro la Samp, lo Spezia e la Juve Stabia circa i limiti di operatività sul mercato al 30 giugno sulla base degli indicatori di liquidità (per il club bianco è il caso del riscatto di Nagy). La Figc si è già espressa non ravvisando irregolarità, anche sulla scorta di quello che è sempre stato l’orientamento della Lega di A che non ha mai considerato le spese per i riscatti ai fini dell’indice di liquidità. Tutto si risolverà giovedì quando i rappresentanti delle Leghe di A, B e C riceveranno dalla Figc i ragguagli normativi.