Sarzana, 5 dicembre 2024 – Il rapporto professionale era stato condizionato da un coinvolgimento personale. Tra l’agente immobiliare e la figlia dell’affittuario era nato un rapporto di simpatia, almeno così aveva inteso la protagonista della vicenda, che alla fine però era costato caro all’anziano genitore che all’improvviso si era ritrovato senza la casa dove risiedeva. L’appartamento alle porte della città di Sarzana occupato dall’anziano, con regolare contratto di affitto sempre onorato dal punto di vista economico anche se sulla cura dell’immobile erano sorte alcune divergenze, era stato riconsegnato all’agenzia. Ma all’insaputa dell’uomo nel frattempo ricoverato all’ospedale San Bartolomeo. Al suo rientro aveva scoperto che la casa era stata svuotata e predisposta a essere nuovamente affittata. Superato il momento di smarrimento ha chiesto spiegazioni scoprendo che erano stati firmati i documenti del recesso dal contratto di affitto. Nessuno sfratto ma una volontaria cessazione del rapporto. E la firma sul documento era quella della figlia. L’anziano aveva successivamente trovato alloggio in una struttura fuori dal Comune di Sarzana ma le sue condizioni di salute si sono poi aggravate fino al decesso. A quel punto la figlia ha avuto un ripensamento e ha cercato l’agente immobiliare in maniera sempre più ostinata anche perché nel frattempo i rapporti si erano raffreddati fino alla definitiva chiusura.
Era così iniziata una tempesta di telefonate e messaggi per chiedere un incontro ma senza esito tanto che la donna in varie occasioni si era presentata davanti all’agenzia immobiliare nel tentativo di incontrare l’uomo, più giovane di lei, e ristabilire un rapporto. Un giorno la donna, una cinquantenne sarzanese, ha anche incontrato la madre del titolare dell’agenzia usando parole forti e di fatto portando l’uomo a denunciare per stalking la “cliente“ che nel frattempo si era rivolta all’avvocato Daniele Castagna del foro spezzino. Il legale ha chiesto il rito abbreviato presentando anche una perizia psichiatrica della cliente redatta dal dottor Rocca. Ieri mattina in Tribunale a Spezia il giudice Tiziana Lottini, pubblico ministero Monica Burani, ha condannato la donna a 6 mesi concedendo le attenuanti generiche e la seminfermità mentale. Il reato di stalking prevede la pena da un anno fino a 6 anni. E’ stata inoltre concessa una provvisionale di mille euro all’agente immobiliare.