
La sindaca di Arcola, Monica Paganini, rivendica la scelta di aver emesso l’ordinanza anche se ad essa ha fatto seguito il ricorso al Tar della società
"Non tengo il consiglio all’oscuro, sono orgogliosa di ciò che ho fatto, ho bloccato con un’ordinanza la posa di antenne sul territorio". Parola di sindaca. Ma secondo il consigliere Enrico Vesco, di maggioranza ma indipendente, le dichiarazioni di Monica Paganini non giustificano la mancata comunicazione ai colleghi consiglieri e alla popolazione stessa del ricorso avanzato dalla compagnia Wind a giugno scorso.
Torna sui tavoli del consiglio comunale ad Arcola la questione antenne. Questa volta è protagonista il ricorso della Wind, notificato a giugno del 2024, contro l’ordinanza emanata il 22 maggio dalla sindaca di Arcola Monica Paganini con la quale di fatto ‘stoppava’ l’installazione di nuova antenne 5G. Mentre secondo la sindaca Paganini il valore dell’azione svolta è motivo di orgoglio, anche perché, seppure di fronte ad un ricorso l’ordinanza contingibile e urgente ha valore fino alla pronuncia, Vesco ha dichiarato di condividerne la valenza ma non l’atteggiamento adottato di mancata informazione del ricorso immediatamente successivo all’ordinanza, che è stato motivo di richiesta di delucidazioni in sede di consiglio comunale.
"Nessuno sapeva del ricorso della compagnia Wind e non lo ritengo una situazione banale – ha precisato il consigliere Vesco – ma al contrario di un’importanza enorme. L’ordinanza nasce nel pieno della campagna elettorale per dare risposta ad un comitato agguerrito. Però lei confermò che non c’era nessuno che aveva rivendicato l’ interesse a porre un’antenna. e si lodava di questo in ogni sede. Sarebbe stato meglio tacere".
Secondo Paganini la sostanza è un’altra, ovvero l’obiettivo raggiunto: "Prendo atto che ci sia la necessità di avere conoscenza dei ricorsi depositati, io continuo ad andare orgogliosa di quella ordinanza che fino al momento della pronuncia è valida e nessuno può proporre l’installazione di 5 G, quell’ordinanza lo ha evitato"
Cristina Guala