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Ha tentato l’estorsione con il sistema noto come ’cavallo di ritorno’ ma all’appuntamento con la vittima ha trovato i carabinieri. Tutto è iniziato quando una ragazza, appena scesa da un autobus in bassa Val di Magra, si è accorta di avere subito il furto dell’iPhone. Con un altro telefono ha provato a chiamare il proprio numero, sentendosi rispondere da una persona, dal marcato accento straniero, che ha riferito di trovarsi a Vezzano, nella zona di Buonviaggio e di essere disposto a restituire il telefono rubato in cambio di una somma di denaro che avrebbe dovuto essergli consegnata nei pressi di una baracca isolata in cui si trovava. La giovane donna, preso tempo, ha fatto finta di aderire alla richiesta e ha avvisato i Carabinieri, denunciando quella che era, a tutti gli effetti, un’estorsione, in gergo chiamata “cavallo di ritorno”.
All’appuntamento per la riconsegna del telefono si sono presentati i carabinieri della Compagnia di Sarzana. E il giovane straniero che attendeva la ragazza li ha accolti brandendo una roncola. Dopo un attimo di impasse, il giovane, risultato poi essere un immigrato di 35 anni di origini nigeriane, ha lasciato cadere l’arma ed è stato immobilizzato dai Carabinieri. I militari hanno anche recuperato il telefono rubato, restituito alla legittima proprietaria. La roncola è stata invece sottoposta a sequestro. Accompagnato in caserma, il giovane straniero, sprovvisto di documenti, è stato denunciato per tentata estorsione, ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere.