REDAZIONE SARZANA

Toponomastica e numeri civici. Il Comune mette mano al riordino

Le troppe strade con nomi uguali e il dedalo delle nuove traverse mandano in tilt anche i postini

L'assessore comunale Sara Luciani

L'assessore comunale Sara Luciani

Arcola, 9 gennaio 2025 – Toponomastica ad Arcola: dopo quarant’anni, l’amministrazione comunale cerca di uscire dalla ragnatela di strade omonime in cui il territorio era ormai intrappolato, con disagi non da poco soprattutto i portalettere che si sono mossi con difficoltà, per anni, alla ricerca dei giusti destinatari delle missive e dei pacchi. Problemi decennali che sono diventati sempre più evidenti, non solo a livello di nomi di strade ma anche di numerazione civica ormai del tutto inadeguata.

Nel 2019, lo si ricorderà, fece notizia proprio l’intrico dei numeri civici, dovuto a nuove costruzioni e alla creazione di strade “traverse” di viabilità esistente per le nuove residenze: una situazione che aveva mandato ulteriormente in tilt i postini. Tutto il disagio delle consegne si fece sentire, tramite la lamentela dei cittadini che non ricevevano la posta o era consegnata all’indirizzo sbagliato, ma anche con l’appello da parte dalle stesse Poste che non riuscivano a trovare gli indirizzi, oppure la persona residente a cui consegnavano non corrispondeva a quella sui pacchi. Fino a rendere evidente che il territorio avesse strade doppie e triple, per giunta numeri civici inesistenti o bis. Allora, ormai quasi sei anni fa, l’ente poste aveva richiesto collaborazione ai cittadini, affinché segnalassero anche all’imbocco delle strade i numeri civici residenti.

Una difficoltà reale, facile da comprendere con gli esempi: uno per tutti via Serra, che potrebbe essere quella di Trebiano o quella di Baccano, le innumerevoli vie Picedi, oppure le vie come Masignano e via Nuova Masignano, che si distinguono solo per quell’aggettivo che dovrebbe fare la differenza. Battezzarle in altro modo no? Era la richiesta anche della cittadinanza, soprattutto delle frazioni più piccole. Al momento risultò impossibile definire un regolamento e il comune inviò un avviso ai cittadini nel quale consigliava di rivolgersi ad un numero telefonico chiunque subisse un disservizio a causa della difficoltà a trovare un civico.

Adesso la soluzione arriva con l’approvazione del regolamento di Toponomastica. Il regolamento è nuovo, nel senso che è una nuova istituzione del Comune, già passato in commissione e in consiglio comunale, anzi negli ultimi due consigli, tanto l’argomento è fondamentale. “Quarant’anni che nessuno ci mette mano – ha precisato l’assessora delegata alla toponomastica, Sara Luciani –. Riusciremo a sistemare questo aspetto, non si è provveduto prima per mancanza di risorse o perché c’erano priorità, ci siamo arrivati ora ad approvare un regolamento che non c’era e da gennaio partiremo con il lavoro”.

Cristina Guala