Un nuovo impianto a Punta Bianca. Il progetto arrivato a una svolta. A breve la concessione per i lavori

In cantiere sensori per monitorare le condizioni di salute del mare in tempo reale

Un nuovo impianto a Punta Bianca. Il progetto arrivato a una svolta. A breve la concessione per i lavori

I vivai nei pressi della diga foranea

Gioco di correnti favorevoli, acqua in ottima salute, caratterizzata dall’assenza di agenti patogeni importanti. Un sito ideale per replicare in quel tratto di mare, al largo di Punta Bianca, l’esperienza di un impianto di mitilicoltura con tutte le carte in regola per produrre prodotti di qualità, integrando l’offerta degli impianti dislocati dentro e fuori la diga, a Spezia, Lerici, Porto Venere e Palmaria. Molto più che un’idea, visto che il 25 novembre di due anni fa ad Ameglia, alla presenza di tutti i rappresentanti degli enti coinvolti, Enea e Regione in prima fila, vennero presentati pubblicamente risultati di un progetto sperimentale che prevedeva, appunto, la realizzazione di un impianto di mitilicoltura concepito secondo i criteri e le tecnologie più avanzati, frutto di uno studio durato poco più di un anno.

Ora quel progetto è a una svolta. Il mese prossimo - come conferma Federico Pinza direttore commerciale della cooperativa dei mitilicoltori spezzini - dopo una lunga istruttoria dovrebbe arrivare la concessione che consentirà l’avvio dei lavori. "I tempi lunghi - chiarisce Paolo Varrella, presidente della cooperativa mitilicoltori che ha sponsorizzato il programma della Regione, sostenuto da significativi investimenti dei produttori locali - sono fisiologici, dopo il lungo lavoro di studio, si tratta ora di passare alla fase operativa, con la sintesi dei risultati disponibili". "Di quel progetto - ricorda Varrella - si cominciò a parlare nel 2019, poi l’emergenza covid rallentò tutto, ma l’idea era stata tutt’altro che accantonata, anche perché con quell’impianto sperimentale abbiamo capito un po’ di cose. Asl e Arpal hanno raccolto qualcosa come quindicimila dati. Indicatori risultati di estremo interesse che rivelano un mare in ottima salute, con una buona popolazione di fitoplancton e l’assenza di agenti patogeni, tipo salmonella, escherichia coli e altri. Una struttura sperimentale, rimasta attiva per un anno e qualche mese, che tra l’altro attirava, a due miglia al largo di Punta Bianca, importanti flussi di pesci (e anche di pescatori)".

Nel frattempo la cooperativa è impegnata su altri fronti. "Un progetto particolarmente importante - ricorda Varrella - è quello della rete di sensori che stiamo predisponendo nelle acque del golfo, fuori ed entro la diga, a Porto Venere, alla Palmaria e a Santa Teresa. Lo scopo è attuare un avanzato programma di monitoraggio che permetterà di ricevere i dati del mare - temperatura, correnti, salinità, ossigeno disciolto, eccetera - direttamente sul telefonino, in modo a disporre di informazioni in tempo reale sullo stato di salute del mare, ad uso non solo dei mitilicoltori".

F.A.