Una galleria d’arte a cielo aperto. Passeggiando in città s’incontrano le opere monumentali di Fiorellini

Dal Prometeo al Babau: la singolare esposizione dell’artista sarzanese resterà allestita fino a dicembre .

Una galleria d’arte a cielo aperto. Passeggiando in città s’incontrano le opere monumentali di  Fiorellini

Una galleria d’arte a cielo aperto. Passeggiando in città s’incontrano le opere monumentali di Fiorellini

Fermati. Fermati e guardami. Fermati e guardati intorno. È l’invito che, dal 26 luglio e fino a dicembre, i passanti riceveranno percorrendo il centro storico di Sarzana. A lanciarlo saranno cinque giganti, opere alte circa tre metri. Realizzate dal pittore e scultore sarzanese Paolo Fiorellini appositamente per la città, le cinque opere saranno installate in altrettanti angoli tra i più identitari: "Prometeo" emergerà dal suolo in piazza della Cittadella, "Un idolo" troneggerà in piazza Matteotti, "Germinale" stazionerà in piazza Luni, "Babau" proteggerà l’ingresso alla città dai giardini di Porta Romana, e ancora "Un idolo" si ergerà in via Mazzini vicino piazza Niccolò V. Cinque aree che, oltre ad essere fortemente significative per la storia delle città, sono dotate di telecamere per la videosorveglianza. L’esposizione, inedita per Sarzana, si intitola "Fermati. Paolo Fiorellini. S-Point of view – Vision Sarzanae".

"L’idea di realizzarla - ha spiegato ieri l’assessore alla Cultura Giorgio Borrini presentando la mostra alla stampa - è nata l’anno scorso, visitando l’esposizione di Fiorellini come evento collaterale alla Mostra nazionale dell’antiquariato. Era ospitata nei sotterranei della Cittadella, in una location molto suggestiva. Ma la forza e la potenza delle opere mi colpì e pensai che dovessero uscire ed essere esposte all’aperto". Iniziò così un dialogo a più voci che portò l’associazione culturale Sixteen art & More all’ideazione e alla presentazione del progetto nell’ambito della "Call for ideas" promossa dal Comune di Sarzana e patrocinata da Regione Liguria.

I materiali utilizzati per creare gli "alieni", così Fiorellini chiama i suoi giganti, sono piuttosto leggeri: legno o polistirolo all’interno, lamine di alluminio all’esterno. "Una scelta - sottolinea l’artista - voluta proprio per esaltare il contrasto tra la dimensione massiccia dell’opera e la sua leggerezza". Conclusa la mostra, uno degli "alieni" rimarrà come installazione permanente, dono dell’artista alla città. Con l’auspicio e l’intenzione che sia la prima di una lunga serie. Sarzana come Pietrasanta, insomma? "No - risponde deciso Fiorellini - dovrà diventare una cosa del tutto diversa, con una sua identità forte e chiara". "Dovrà far emergere i talenti artistici locali e giovani - ha aggiunto la sindaca Cristina Ponzanelli - per ricordare a tutti che Sarzana non è solo città d’arte ma anche città di artisti".

Alina Lombardo