“Spesso si pensa che nei canili si soffra e basta, ma noi cerchiamo di renderlo una casa e un luogo accogliente per gli animali abbandonati e randagi”. Questa è una frase di Pier Andrea Fosella, responsabile del canile municipale di La Spezia, che la nostra classe ha avuto l’occasione di intervistare per conoscere il suo lavoro. La percentuale con cui si trovano animali abbandonati per motivi futili, dice Pier Andrea, è del 15%, il numero dei cani ospiti è 42, anche se vorrebbero farlo diminuire il più possibile. Abbiamo chiesto inoltre com’è scandita una giornata al canile. “La mattina ci sono 3 operatori e 4 dipendenti, il pomeriggio invece ci sono molti volontari. I cani vengono nutriti alle 08:30 del mattino, molti mangiano anche alle 12:00, alcuni addirittura 5 volte al giorno. Gli animali escono per andare nelle aree di sgambo in coppia o da soli persino 2 volte in una giornata. C’è molto lavoro e molta pulizia da fare sia nelle gabbie che nel cambio delle coperte degli animali. Di pomeriggio si tengono gli appuntamenti per le persone che vorrebbero adottare un cane o un gatto. Alle 18:30 danno un altro pasto e poi un po’ di relax. Alle 19:30 si sistemano le coperte e si accendono le lampade riscaldanti, in inverno. Alle 21:30 c’è il “rito del biscotto” cioè danno ad ogni cane un biscottino sia come premio che per controllare la loro salute.”.
Il responsabile dell’organizzazione ha detto che la procedura di adozione è graduale, infatti il potenziale padrone deve prima conoscere l’animale e instaurare un rapporto con lui per poi poterlo accogliere. In totale il canile ha realizzato 200 adozioni di cani e circa 145 adozioni di gatti in un anno. “Non esiste un vero e proprio periodo dell’anno in cui ci sono maggiori abbandoni, è un falso mito infatti questo fenomeno si verifica in modo omogeneo in tutto l’anno”. Pier Andrea ci ha spiegato cosa dobbiamo fare quando incontriamo un animale abbandonato o perso, ovvero dobbiamo stare attenti se ha una medaglietta oppure no. Possiamo notare invece che tanti cani traditi dall’uomo fanno fatica a riprendersi. Altri cani ritornano molto presto a fidarsi dell’essere umano, a seconda della razza fanno più o meno difficoltà, del resto il cane è veramente il miglior amico dell’uomo. Come propositi per il 2024 l’ associazione vorrebbe fare un gattile e mettere delle pompe di calore nelle strutture così da ampliarlo. Stanno cercando di creare delle piane per salite e discese allargare ulteriormente le aree di sgambatura. Vorrebbero poi fare un cancello per i volontari che vanno in passeggiata così da agevolare le loro mansioni.