Una rete nazionale per i giovani. L’idea della Consulta sarzanese: "Uniamo le forze per contare di più"

Al lavoro per promuovere l’istituzione di questi organismi nel maggior numero possibile di Comuni

Una rete nazionale per i giovani. L’idea della Consulta sarzanese: "Uniamo le forze per contare di più"

Eleonora Ebainetti è la vicepresidente della Consulta giovani di Sarzana: è lei ad. illustrare le attività. e i progetti per il futuro. dell’organismo consultivo che è stato istituito nella nostra città nel 2021 dall’amministrazione comunale

Parte da Sarzana la nascita di una Consulta giovanile nazionale. Un organismo istituzionale riconosciuto dallo Stato che raccolga e presenti le istanze e i suggerimenti delle Consulte distribuite lungo tutto lo stivale, isole comprese. Promotori dell’ambizioso progetto sono i giovani della Consulta sarzanese. "Stiamo cercando di costruire una rete nazionale - spiega la vicepresidente Eleonora Ebainetti - partendo dalla costituzione di quelle regionali. Il primo passo, che noi stiamo compiendo insieme alla Consulta Giovani di Genova, consiste nella mappatura del territorio regionale per capire dove mancano le Consulte e sollecitare le amministrazioni comunali a costituirle". In parallelo, i giovani sarzanesi stimolano il lavoro a livello nazionale. "Ogni settimana - dice Ebainetti - ci incontriamo on line con tutti i vicepresidenti delle Consulte comunali delle altre regioni per confrontarci sui risultati raggiunti e tracciare le linee da seguire per andare avanti".

Il quadro che emerge da questa attività di contatto e confronto a livello nazionale è una distribuzione delle Consulte giovanili a macchia di leopardo. Buona la posizione della Liguria. "Ne conta una ventina - dichiara Ebainetti -. Non sono molte, ma sono tantissime se si considera che ci sono regioni che non ne hanno neanche una, come Friuli Venezia Giulia e Val d’Aosta. Al contrario, le regioni più ricche sono Sicilia e Sardegna, molto attive e che hanno già istituito da tempo la propria Consulta regionale. È questo che intendiamo fare, stimolare la nascita delle consulte comunali prima e di quelle regionali poi, fino a dare vita ad una Consulta nazionale".

Nata nel 2021 su iniziativa della sindaca Cristina Ponzanelli, che ne è presidente, oggi la Consulta Comunale per i Giovani e il Disagio giovanile, questo il suo nome completo, registra una cinquantina di adesioni, due associazioni e singoli cittadini di età compresa tra 18 e 30 anni, con un aumento sensibile rispetto ai 33 iscritti del 2021. A guidarla sono la vicepresidente Eleonora Ebainetti, psicologa ventiseienne, e i cinque componenti del consiglio direttivo: Giorgia Fattini, Daniele Paita, Gianmarco Salvetti, Alessio Melita, Luca Nardi. Come lavora la Consulta? "Il punto di partenza è sempre il confronto - spiega Ebainetti -. Ci incontriamo, ciascuno espone le proprie esigenze e propone la sua idea. Uno scambio molto stimolante che porta alla programmazione e alla realizzazione dell’idea o del progetto". Nascono così le attività e iniziative promosse negli anni sul territorio, che vanno dalle collaborazioni con altre associazioni alla realizzazione di conferenze su tematiche sociali. L’ultima iniziativa, ancora in corso, è il ciclo di quattro incontri con le famiglie per rafforzare la comunità educante. I primi due, seguitissimi, tenuti il 1° luglio e il 12 settembre, hanno riguardato rispettivamente "I 5 elementi della relazione educativa" e "La genitorialità, risorsa positiva per lo sviluppo e l’arricchimento della personalità dei ragazzi". I prossimi due incontri, invece, saranno dedicati a "Disabilità e famiglia: lavori in corso" con la pedagogista Roberta Di Martino (18 ottobre, ore 17 in Sala Consiliare) e a "I siblings: fratelli e sorelle di cui non si parla abbastanza" con la psicologa Enza Famulare (26 novembre, ore 17 in Sala Studio dell’ex Tribunale in Piazza Ricchetti).

E per i prossimi mesi? "Stiamo lavorando a un nuovo convegno-incontro con la psicoterapueta Giovanna Franceschini che, al termine, dà sempre la possibilità al pubblico di interagire con lei. Sono esperienze molto belle, in cui la partecipazione attiva delle persone dimostra quanto sia grande il bisogno di confrontarsi. Non solo tra i giovani - conclude Ebainetti - ma tra persone di tutte le età, sempre presenti ai nostri incontri".

Alina Lombardo