
Una settimana dagli Usa all’Italia, poi pacco bloccato da un mese
Attende una felpa da un mese: il pacco ha impiegato una settimana per arrivare dagli Stati Uniti all’Italia ed è bloccato nei meandri di Poste Italiane da oltre trenta giorni senza che il destinatario possa avere alcun riscontro. Ce lo racconta l’arcolana Daniela Tresconi che da febbraio sta seguendo la tracciatura del pacco proveniente dall’America, fermo a Roserio dall’8 marzo per i controlli doganali: "Non è possibile avere informazioni in alcun modo, chiamando il numero di Poste Italiane veniamo accolti da un risponditore automatico che non ci dà alcuna possibilità di parlare con un operatore. Se chiediamo di essere indirizzati ad un umano, la voce ci chiede di rimanere in attesa e poi riparte il disco".
Tresconi ha cercato di contattare direttamente il centro smistamento di Roserio ai numerosi numeri che si trovano sulla rete ma ancora un buco nell’acqua: "Non risponde nessuno o dopo alcuni squilli si commuta in fax. Ci siamo resi conto di non essere i soli in questa situazione, su internet abbiamo scoperto un mondo di forum e blog di persone in attesa, qualcuno ha anche scritto di essersi rivolto a Striscia la notizia, alcuni attendono il loro pacco da oltre sei mesi". Tutto questo ovviamente inciderà sui costi di sdoganamento e giacenza della merce, aggravando pesantemente la spesa che dovrà sostenere per il ritiro del pacco e probabilmente dovrà rifiutarlo perdendo quanto pagato al venditore.
"Si tratta di una felpa – dice Tresconi – ma se avessi acquistato un oggetto di maggiore valore? Se attendessi della merce deperibile, se fossero dei medicinali o un’apparecchiatura medicale? Quello che è inaccettabile è il fatto che non ci sia un operatore in grado di fornire tutte le informazioni necessarie e che la frenesia dei cosiddetti efficientamenti attraverso la tecnologia, abbia in realtà peggiorato un servizio pubblico. In qualità di destinatario devo essere avvisata se il pacco presenta delle anomalie o delle irregolarità che lo tengono fermo in dogana, in modo da mettermi in condizione di respingerlo entro i termini. Spero che qualcuno di Poste Italiane legga questo mio sfogo e sappia darmi una risposta".