
Il borgo di Marinella al centro di grandi progetti di sviluppo
Sarzana, 31 marzo 2025 – L’operazione uliveto ora può veramente ripartire. Rimasta per anni sospesa nelle aule dei tribunali l’operazione di rilancio della piana agricola della frazione di Marinella proposta dalla società Fratelli Merano, imprenditori di Imperia, alla Marinella Spa in liquidazione ha ricevuto il via libera anche dalla Corte di Appello di Genova che ha confermato la sentenza di primo grado arrivata esattamente un anno fa con la quale già si era imposto alla società di portare a compimento il contratto di vendita di una porzione della tenuta. La risposta arrivata da Genova quindi potrebbe accelerare l’iter realizzativo del piano nel tentativo di recuperare il tempo perduto tra cause e ricorsi avviando le procedure tecniche già dal prossimo maggio.
L’accordo raggiunto 4 anni fa prevedeva infatti l’acquisto di circa 100 ettari della tenuta per la realizzazione di un grande uliveto. Operazione che però si bloccò improvvisamente quando i liquidatori della società senese sollevarono due criticità riguardanti la perdita di efficacia del contratto e l’impossibilità di frazionare i terreni oggetto della vendita. Quindi l’eccezione sollevata dai liquidatori e sostenuta dagli avvocati Salvatore Luciano Furnari, Giuseppe Proietti ed Enrico Caratozzolo del foro di Roma bloccò l’operazione. Nonostante l’accordo raggiunto sulla somma di 6 milioni di euro e la caparra di 500 mila euro già versata. Un anno fa il Tribunale di Imperia aveva riconoscito la validità dell’acquisto di circa cento ettari della Tenuta di Marinella da desinare alla realizazione del progetto che avrebbe riportato indietro le lancette del tempo rilanciando la vocazione agricola della piana.
La sentenza di primo grado del Tribunale è stata confermata nei giorni scorsi dalla Corte di appello di Genova che ha confermato quanto stabilito oltre a infliggere alla Marinella spa una pesante sanzione di 150 mila euro oltre al pagamento delle spese legali che si annunciano pesantissime, ben più della sanzione. L’azienda imperiese aveva concordato l’acquisto per 6.3 milioni di euro, versando già 500 mila euro di caparra, adesso però dovrà procedere al saldo della cifra restante per ottenere la piena proprietà. Quindi dare il via all’investimento calcolato sui 15 mila euro che prevede la creazione di un innovativo, per la zona, uliveto con almeno 700 piante per ettaro.