Via Bolignolo: "Diciamo no all’antenna"

Il gruppo di opposizione Castelnuovo Civica si oppone fermamente all'installazione di antenne per la telefonia mobile in via Bolignolo, a causa dei rischi ambientali e paesaggistici. L'amministrazione comunale ha concesso l'autorizzazione, suscitando polemiche e richieste di spiegazioni da parte dell'opposizione.

Via Bolignolo: "Diciamo no all’antenna"

Il gruppo di opposizione Castelnuovo Civica si oppone fermamente all'installazione di antenne per la telefonia mobile in via Bolignolo, a causa dei rischi ambientali e paesaggistici. L'amministrazione comunale ha concesso l'autorizzazione, suscitando polemiche e richieste di spiegazioni da parte dell'opposizione.

Il gruppo di opposizione rappresentato da Castelnuovo Civica torna a ribadire la propria contrarietà riguardo alle installazione delle antenne per la telefonia mobile che dovrebbero sorgere in via Bolignolo. Prima del formale insediamento della giunta Cecchinelli era stato proprio questo il tema che aveva spinto i consiglieri Gherardo Ambrosini e Martina Tonelli a presentare un’interrogazione urgente – corredata da un centinaio di firme raccolte in appena due giorni - per scongiurare il rischio di vedere antenne alte decine di metri ergersi in una zona abitata, alluvionabile e sottoposta a tutela in quanto contigua al Parco naturale regionale Monte Marcello Magra Vara, che invece sembra farsi sempre più concreto visto che a seguito del parere della Soprintendenza e della commissione paesaggio, lo scorso 2 settembre il Comune di Castelnuovo ha rilasciato l’autorizzazione paesaggistica. "L’amministrazione ha dato parere positivo all’installazione delle antenne – spiega la consigliera Martina Tonelli -imponendo il solo limite di abbassare l’altezza di cinque metri rispetto ai 30 contenuti nella richiesta presentata dalle società Inwit spa e Telecom Italia. Oltre a ritenere molto grave l’aver convocato la commissione solo il 27 agosto ci aspettiamo spiegazioni da sindaco e dall’assessore e assessore Pietrobono". E prosegue: "Come mai è stata rilasciata l’autorizzazione quando invece due anni fa, nelle medesime condizioni e in una zona vicinissima, ovvero in via Gragnola, l’autorizzazione era stata negata?".