ALINA LOMBARDO
Cronaca

Villa Ollandini, trattativa aperta tra privati: "No alla trasformazione a uso residenziale"

Il vicesindaco Rampi conferma la posizione dell’amministrazione. Tramontato l’accordo di riqualificazione del 2018, di fatto mai avviata

Il vicesindaco Rampi conferma la posizione dell’amministrazione. Tramontato l’accordo di riqualificazione del 2018, di fatto mai avviata

Il vicesindaco Rampi conferma la posizione dell’amministrazione. Tramontato l’accordo di riqualificazione del 2018, di fatto mai avviata

Opere di demolizione e messa in ripristino dello stato dei luoghi e lavori di messa in sicurezza nell’area del parco che affaccia su viale Mazzini. Committente: Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare (CDP) in liquidazione". È quanto si legge sul cartello che, da ottobre, campeggia sul cancello di Villa Ollandini, il complesso settecentesco sul cui destino, da anni, è calato il silenzio. Comprensibile, dunque, che quel cartello non passi inosservato. E che periodicamente sollevi, tra cittadini e associazioni, una domanda che rimbalza sui social e sulla stampa: cosa sta succedendo?

"Quel cartello – commenta Carlo Rampi, vicesindaco di Sarzana con delega all’Urbanistica – è una buona notizia. Perché questo lotto di lavori in corso, ormai in via di conclusione, è l’ultimo di una serie di interventi di ripristino per riportare il complesso al suo assetto originario".

Cosa vuol dire?

"Che la proprietà sta rimuovendo le modifiche apportate in decenni di utilizzi diversi, in modo da dare all’area la conformità catastale necessaria per essere venduta".

E qual è la buona notizia?

"Che è in corso una trattativa e questi interventi sono necessari per poterla concludere".

Bocca cucita su chi sia l’acquirente, su quali siano i tempi di perfezionamento della vendita e su quale sarà la destinazione d’uso del complesso. "È una trattativa tra privati e noi non possiamo intervenire. Possiamo solo osservare con pazienza ed estrema discrezione".

Sull’indirizzo da suggerire per l’utilizzo, però, l’amministrazione ha le idee chiare. "Ferma contrarietà al frazionamento degli immobili. La nostra posizione è sempre stata quella di favorire il mantenimento di unitarietà del complesso, sia nell’assetto proprietario sia nell’utilizzo".

In altre parole: no alla trasformazione ad uso residenziale, come previsto dall’accordo di programma tra Comune e Finteca (oggi CDP) approvato in Consiglio comunale nell’aprile 2018, a fine mandato della giunta di centrosinistra guidata da Alessio Cavarra. In sintesi, quell’accordo di riqualificazione, di fatto mai avviato, prevedeva: ristrutturazione con ampliamenti e cambio di destinazione d’uso in residenziale per realizzare una quindicina di appartamenti; demolizioni e ricostruzioni in ampliamento di un edificio esistente; cessione alla città di una porzione del parco storico con accesso dalla rotonda di viale Mazzini, 15 mila mq compresi la Casa del Custode e la Limonaia; varianti al Piano regolatore. Sul piano politico, l’accordo incontrò subito l’opposizione delle minoranze, sia a destra sia a sinistra; sul piano esecutivo, probabilmente, CDP si trovò di fronte a problemi tali da decidere di non procedere.

"È una struttura complessa - spiega Rampi – soggetta a vincoli stringenti. L’operazione di frazionamento della villa in diverse unità catastali probabilmente si è rivelata più complicata e onerosa di quanto immaginato".

E sia. Ma qual è allora la destinazione d’uso che troverà il sostegno dall’amministrazione in carica?

"Qualunque altra che mantenga l’unitarietà della proprietà, che abbia un uso di utilità pubblica e favorisca la fruizione pubblica del giardino. Penso a una struttura sanitaria, socio-sanitaria o anche ricettiva. Il complesso sarebbe ideale per ospitare una Rsa, per esempio. Ma anche un centro clinico di riabilitazione. Se la nuova proprietà sceglierà una di queste destinazioni, il Comune darà tutto l’appoggio possibile per lo svolgimento degli iter amministrativi".

A quando il prossimo aggiornamento?

"Non sono in grado di dirlo ma sono fiducioso che l’acquisto si perfezionerà in tempi brevi e che la nuova proprietà si muoverà all’interno delle nostre linee d’indirizzo".