ELENA SACCHELLI
Cronaca

Vuole uccidere moglie e suocera: assolda un killer e si crea un alibi. In carcere per tentato omicidio

È diventata definitiva la sentenza nei confronti di un 49enne: i carabinieri sono andati ad arrestarlo a casa

I carabinieri di Sarzana sono andati ad arrestare il 49enne a casa della madre dove era agli arresti domiciliari: è diventata definitiva la condanna a 7 anni e 6 mesi per tentato omicidio della moglie e della suocera (foto d’archivio)

I carabinieri di Sarzana sono andati ad arrestare il 49enne a casa della madre dove era agli arresti domiciliari: è diventata definitiva la condanna a 7 anni e 6 mesi per tentato omicidio della moglie e della suocera (foto d’archivio)

Sarzana, 9 giugno 2024 – Aveva ingaggiato un killer per uccidere moglie e suocera. Un piano criminale non andato fortunatamente a buon fine, perché il sicario da lui assoldato aveva raccontato tutta la vicenda ai carabinieri, nel dicembre del 2021.

Da lì l’arresto del mandante, Nicola Zangani, 49 anni, imprenditore originario di Tresana ma residente a Sarzana, finito sotto processo e condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 7 anni e 6 mesi di carcere per tentato omicidio, con interdizione dai pubblici uffici perpetua, interdizione legale durante la pena e sospensione della potestà di genitore.

Era stato condannato il 23 marzo 2023 in primo grado dal Tribunale della Spezia alla pena di 13 anni, poi ridotti a 7 anni e 6 mesi dalla Corte d’Appello di Genova nel febbraio di quest’anno: ieri, dopo la pronuncia della Cassazione, essendo diventata eseguibile la sentenza, i carabinieri del nucleo radiomobile di Sarzana (che avevano curato le indagini fin dalle prime fasi) lo hanno arrestato mentre era ai domiciliari nella casa materna ad Aulla, per portarlo in carcere a Spezia dove finirà di scontare la condanna.

Il 49enne lunigianese, per motivi economici, aveva assunto un sicario per far uccidere la moglie e la suocera in cambio di 30mila euro. Secondo il piano, il sicario avrebbe dovuto simulare un incidente stradale speronando l’auto delle due donne lungo una strada di montagna, in un punto prestabilito privo di guardrail, per farle uscire fuori strada dopo che avevano accompagnato i bambini a scuola. Zangani gli aveva fornito le foto delle donne, dell’abitazione, le targhe delle auto usate e lo aveva accompagnato di persona a fare il sopralluogo, indicandogli dove colpire e dove passare per eludere il sistema di video sorveglianza comunale. Il giorno stabilito per il duplice delitto era stato fissato per il 13 dicembre 2021, il 49enne lunigianese nell’occasione si sarebbe procurato un alibi facendo in modo di trovarsi a Pistoia per lavoro facendo ’registrare’ la targa in autostrada per poi cenare in un locale insieme ad amici.

La persona assoldata per commettere l’omicidio, anzichè mettere in atto il piano criminale, si era recata in caserma a raccontare tutto ai carabinieri, che hanno subito avviato le indagini coordinate dal sostituto procuratore Elisa Loris. Quando il mandante aveva incontrato a Falcinello il sicario per dargli un acconto, era scattato l’arresto. Zangani era rimasto in carcere fino a febbraio di quest’anno, quando aveva ottenuto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Ora, al termine dell’iter giudiziario, si sono nuovamente aperte le porte del carcere della Spezia, dove dovrà rimanere fino all’11 giugno 2029.