ELENA SACCHELLI
Politica

Ospedale Sarzana covid free ma reparti ancora chiusi. "Tagli e disagi al San Bartolomeo"

L’Asl non ha ancora ripristinato le normali attività. E resta il nodo cronico della carenza del personale La consigliera Federica Giorgi all’attacco: "E’ dovere dell’amministrazione interessarsi e intervenire"

La capogruppo del Movimento 5 stelle in comune, avvocato Federica Giorgi

Sarzana, 17 luglio 2021 - Alla battaglia condotta dal Manifesto per la sanità locale, che proprio in queste settimane sta presidiando le piazze sarzanesi e spezzine per informare la cittadinanza dello stato in cui versano i servizi di Asl 5, si è unita la voce della capogruppo del Movimento 5 Stelle Federica Giorgi che, ieri mattina, ha protocollato un’interrogazione a risposta orale indirizzata al sindaco Cristina Ponzanelli sul taglio dei servizi e la riduzione del personale all’ospedale San Bartolomeo che, da qualche giorno, è Covid free. Per descrivere quale sia la situazione dei servizi sanitari è necessario fare una panoramica sullo stato di attività – o meglio di non attività – dei reparti presenti all’interno del nosocomio sarzanese. Endoscopia, Ortopedia e il pre-ricovero chirurgico non hanno ancora riaperto, chiusa Rianimazione e ad agosto chiuderà anche il blocco operatorio. Il reparto a conduzione infermieristica inaugurato dal presidente Toti lo scorso settembre è ancora deserto e le giornate del day hospital oncologico sono state ridotte passando da due a un solo giorno di attività a settimana. Ma c’è anche il Week Surgery che per mancanza di personale chiude il venerdì sera per riaprire il lunedì mattina e che in agosto chiuderà per tutto il mese. Correlata alla situazione d ei reparti è la questione del personale.

«Nel periodo pre Covid – spiegato Giorgi – circa 40 unità infermieristiche erano impegnate tra Ortopedia, Rianimazione e pre-ricovero. Nel reparto di Urologia/Chirurgia ne erano impegnate 15, nel blocco operatorio erano più di 20 gli infermieri in servizio. Senza contare che nel mai aperto reparto a conduzione infermieristica avrebbero dovuto essere impiegati almeno 15 infermieri. Stiamo parlando di almeno 90 unità infermieristiche che verrebbero meno". Difficile accettare che tra il reimpiego di personale impegnato nella campagna vaccinale anti Covid e le ferie, che devono essere garantite, la carenza di organico sia talmente incisiva da rendere necessaria la chiusura temporanea di più reparti e la mancata riapertura di altri. "Data la situazione surreale – ha proseguito Giorgi – mi preme sapere se il sindaco si è attivato per conoscere le motivazioni che impongono la distrazione del così grande numero di operatori e la chiusura o non riapertura dei relativi reparti e servizi". E conclude: "Auspico un coinvolgimento del sindaco per garantire ai cittadini il ripristino almeno delle attività che venivano effettuate in era pre Covid. Invito Cristina Ponzanelli a convocare una conferenza dei sindaci per discutere tempi e modalità del ritorno alla normalità".