Castelnuovo Magra (La Spezia), 4 febbraio 2024 – La vigilia del voto amministrativo a Castelnuovo Magra si è infiammata e il primo colpo di scena si è tradotto nelle dimissioni da assessore di Gherardo Ambrosini. L’amministratore, che resta consigliere comunale, ha consegnato la decisione nelle mani del sindaco aprendo così varie ipotesi sul futuro, la più concreta quella di una candidatura a primo cittadino alla guida di una lista civica. Le voci che lo vedevano lontano dal centrosinistra proprio perché non inserito nel progetto del dopo-Montebello hanno trovato conferma anche se lo stesso Ambrosini in attesa di sciogliere le riserve ha voluto chiarire che l’eventuale condidatura non sarebbe un passaggio al centro-destra ma una scelta politica alla quale potrebbero partecipare tutte le forze politiche. Comprese quindi anche quelle di centro-destra. Ieri mattina Gherardo Ambrosini si è dimesso dall’incarico di assessore ai lavori pubblici e turismo. "Si sono evidenziate incrinature nei rapporti all’interno della coalizione - ha specificato - in particolare per il rifiuto di indire le primarie per la scelta del prossimo sindaco. Quindi si è creato un clima sfavorevole nei miei confronti. Voglio ringraziare il sindaco per la fiducia accordatami in questi anni, gli uffici, l’architetto Alessandro Accardo, Elisabetta Sacconi nel ruolo di referente del progetto Bandiera Arancione le associazioni e la Protezione Civile sempre presente in ogni occasione. Sono a disposizione della cittadinanza in questi mesi come consigliere comunale". Adesso resta da capire se la tentazione dell’attuale sindaco Daniele Montebello di tentare la candidatura al terzo mandato dopo il via libera del consiglio dei ministri diventerà realtà.
Dopo l’incontro convocato dall’unione comunale del Partito Democratico scioglierà le riserve e soltanto allora si saprà se Katia Cecchinelli rientrerà nei ranghi oppure sarà la candidata della coalizione di centro sinistra. Intanto il vice sindaco Luca Marchi rappresentante di Rifondazione Comunista ha lanciato pesanti accuse alle ipotesi in atto. "Sta prevalendo l’aspetto personalistico - spiega Luca Marchi - rispetto ai contenuti programmatici e dei valori politici. Nell’ultimo periodo abbiamo preferito mantenere l’attenzione sul programma amministrativo, cercando di lavorare per portare a termine più impegni possibili fino alla scadenza del mandato e soprattutto privilegiare un confronto sui contenuti e non solamente sui nomi. Ricordando che al momento abbiamo 3 consiglieri comunali di Rifondazione e avremmo ben più peso di altri nel reclamare candidature".