Sarzana (La Spezia), 18 gennaio 2024 – Il piccolo Daniele frequentava le scuole elementari cittadine e tirava i primi calci al pallone con la maglia rossonera, mentre il padre Alberto stava ormai concludendo al ’Miro Luperi’ la sua lunga carriera divisa tra tante squadre di serie C. De Rossi era stato chiamato da un amico, l’allenatore Massimo Morgia, per cercare di dare esperienza e solidità alla difesa della Sarzanese impegnata nella lotta salvezza del campionato di serie C2, l’ultimo tra i professionisti affrontato dal club cittadino. Nel mercato invernale di riparazione il tecnico dei rossoneri, al tempo debuttante in serie C, chiese aiuto proprio a Alberto De Rossi: entrambi romani e con un passato trascorso insieme nella difesa della Lucchese. Uno giocava stopper e l’altro libero. Alberto arrivava dall’esperienza nel campionato di San Marino portando a Sarzana oltre all’esperienza anche tutta la famiglia, composta dalla moglie e il primogenito Daniele di neppure otto anni. E proprio in città la famiglia De Rossi ha visto nascere anche l’altra figlia Ludovica venuta alla luce al vecchio ospedale San Bartolomeo a gennaio del 1991. C’è un po’ di Sarzana dunque nella vita del nuovo tecnico della Roma. Daniele De Rossi, classe 1983, ha tirato i primissimi calci con il settore giovanile della Sarzanese insieme a tanti amichetti che ancora lo ricordano vivacissimo con il suo caschetto biondo, fino alla carriera in giallorosso, al titolo mondiale e alla nuova carriera di allenatore nella sua squadra del cuore. Portando avanti la tradizione di famiglia.
Il papà Alberto infatti dopo la stagione a Sarzana ha chiuso con il calcio giocato all’Ostia Mare, la squadra dove la famiglia abitava, ha iniziato a guidare il settore giovanile della Roma dove ancora è uno dei pilastri avendo, per altro, a portata di mano la giovane promessa sarzanese Mattia Mannini. Alberto De Rossi è tornato a Sarzana qualche anno fa alla guida della squadra Primavera della Roma che stava disputando il torneo di Viareggio, nell’occasione approfittò per salutare gli amici conosciuti durante la sua permanenza in città ricordando proprio con piacere quel periodo anche perché caratterizzato dalla felicità per la nascita della figlia. Per il nuovo tecnico romanista Daniele dunque quella delle giovanili rossonere è una delle poche maglie indossate nella sua splendida carriera oltre a quella giallorossa della Roma e azzurra della Nazionale con la quale è diventato campione del mondo nel 2006 in Germania e una breve parentesi in Argentina nelle file del Boca Juniors.