La Spezia, 15 agosto 2022 - Le Cinque Terre sono il suo ‘playground’, come lui stesso le definisce, ha una disciplina ferrea grazie a cui segue una serrata tabella di preparazione quotidiana, domeniche comprese, ama tanto il suo territorio quanto esplorare il mondo e firma una dopo l’altra imprese impossibili. Davide Buglione è reduce dall’undicesimo posto assoluto e nono maschile nella Cervino Matterhorn Ultra Race, 168 chilometri di corsa e 13mila metri di dislivello ad alta quota, che ha chiuso in 39h55’15’’ concedendosi poche manciate di tempo per riprendere le forze e rifocillarsi. È solo l’ultima ed una delle più eclatanti avventure sportive di questo 41enne di Castelnuovo Magra, nuova tappa di una passione nata per caso che non accenna minimamente ad affievolirsi, anzi.
"Ho cominciato a correre perché dovevo dimagrire – racconta – e ho scoperto quanto sia bello farlo in natura. In montagna, sono rimasto folgorato dalle gare a cui assistevo e mi sono messo in gioco: la prima è stata nel 2008 e da lì non ho più smesso". Un colpo di fulmine destinato a trasformarsi in amore duraturo. Le premesse per performance capaci di stupire c’erano già: Buglione ricorda i trascorsi come talento del lancio del peso, capace di arrivare ai campionati Italiani e al Golden Gala giovanile. E ora, quello che definisce "più che uno sport, una filosofia di vita attiva". C’è da credergli. Guidato dal preparatore e atleta Stefano Ruzza, suda e corre, affronta gli ostacoli fisici e mentali, si regala una competizione dopo l’altra. Mescolando il tutto con un lavoro legato a questa passione, quello che ha sempre fatto: commesso presso un gettonato store dedicato – guarda caso – allo sport all’aria aperta. "Provo per primo i prodotti, cerco le chicche, li testo: è un modo per accontentare i clienti, ma anche per vivere ulteriormente ciò che amo".
La corsa in mezzo alla natura è diventata un "trip", dice. "Mi piacciono tanti sport: ad esempio, guardo volentieri sci e ciclismo, ad esempio, ma praticarla mi dà tantissimo; ho fatto gare in diverse parti del mondo, anche blasonate: Madeira, l’Atlante marocchino, l’isola della Réunion. Sono occasioni che mi permettono di unire l’utile al dilettevole e che si trasformano anche in vacanza, offrendomi percorsi grazie a cui visito posti poco accessibili ai più. Quest’anno sono a quota cinque: l’ultima, sul Cervino, è stata una delle più dure in assoluto, in un ambiente diverso e particolarmente ostico per me che non sono abituato, né mi sono allenato a quelle altitudini. Al traguardo mi hanno annunciato come "l’uomo di mare": sono riuscito a conquistare la montagna". Il 2022 gli porterà ancora una gara: la Nice Côte d’Azur, dal Massiccio del Mercantour alla leggendaria Promenade des Anglais. E ci sono state prima quelle di casa: Trail del Golfo dei Poeti, in cui ha vinto il percorso lungo – 47,8 km in 4h57’06 – e lo Sciacchetrail, interrotto per neve, con cui ha un legame speciale. "Aiuto gli organizzatori della Polisportiva 5 Terre, asd affiliata Uisp a cui io stesso sono iscritto, a cercare sentieri nuovi: vado in giro, li trovo, glieli indico e loro valutano se adatti alla gara, per poi farli pulire quando fattibile. Insomma, unisco questo sport alla promozione del territorio. E io stesso ne approfitto: domenica scorsa, ad esempio, mi sono allenato fino a Porto Venere e ho chiuso con un bel bagno in mare".
Fra corsa e bici, costanza e qualche concessione all’enogastronomia (ma senza esagerare, precisa), Buglione macina con entusiasmo chilometri su chilometri del suo percorso di sport e di vita. "Certo, devi esser allenato fisicamente, ma tanto lavoro lo fa la testa: è quella che ti sostiene all’80%. Correre all’aperto è una sfida per me: mi piace mettermi alla prova, sentire sensazioni diverse, oltre che il viaggio. Ma senza la mente e la concentrazione – conclude - , non si va da nessuna parte".