Sarzana (La Spezia), 8 settembre 2019 - Quando, abbinato al girone C, è uscito il nome del Sarzana i tanti sportivi presenti al “Polivalente’’ non sapevano se pianere di gioia oppure dalla disperazione. Quell’abbinamento significava che il Carispezia Sarzana avrebbe giocato la sua prima EuroLega contro Barcellona e Benfica, due mostri sacri dell’hockey mondiale. Sorridente, perchè era quello che voleva, il presidente Maurizio Corona.
«Questo abbinamento lo sognavo. E’ il massimo che ci poteva capitare. Avete in mente cosa signfica portare a Sarzana due squadre come il Barcellona e il Benfica? Due squadre stellari che hanno fatto la storia di questo sport. Non ci credo. Ma è vero?».
Il presidente continua a guardare lo schermo con attenzione e dall’urna esce il nome della quarta squadra del girone, i tedeschi dell’Herringen. «Voglio che il “Polivalente’’ sia una bolgia. L’ho detto tante volte. In questa occasione, però, lo desidero con tutta la mia forza. Andremo a giocare al “Palau’’, il sogno di tutti gli appassionati dell’hockey. Poi voglio dire una cosa che penso fermamente: se tutti ci aiuteranno e ci daranno una mano penso che possa accadere un sogno fantastico che, o Barcellona o Benfica possa perdere al “Polivalente’’».
Un pizzico di scaramanzia c’è stata perchè protagonisti di quel sorteggio sono stati Piero Bertolucci (padre del tecnico del Sarzana, Alessandro, presente in Portogallo) che ha estratto dall’urna la lettara C abbinata al girone, ed il dirigente della Federazione italiana Centomo che, invece, ha calamitato nella sua mano il nome del Sarzana. Certo il fascino di queste due sfide è immenso. Neppure il miglior regista l’avrebbe potuto combinare.
Il presidente Corona è raggiante, l’allenatore Alessandro Bertolucci non è da meno. "Sarà una bella esperienza. Dovremo essere bravi ad imparare da loro. Su una cosa sono certo: lotteremo fino all’ultimo secondo. Ve lo posso garantire fin d’ora. E’ un girone da ’mission impossible’ ma tanto affascinante perché avere il Barcellona e il Benfica a Sarzana era impensabile. Un sogno per tutti gli sportivi e per la città diventato realtà".
L’attesa, dunque, non è andata delusa. I tifosi dell’hockey potranno ammirare mostri sacri come Helder Nunes, Bargallò, Pablito Alvarez, Marc Gual, Joao Rodriguez, Pascual, Casanovas, Pedro Enriquez, Pinto e Nicolia.