Sarzana, 19 aprile 2022 - L’allegro corteo ha svegliato la città. La notte di Sarzana si è colorata con i fumogeni rossi e ha risuonato dell’allegria di giocatori e tifosi rientrati festanti da Forte dei Marmi. Oltre duecentociquanta sostenitori avevano seguito la squadra dell’Hockey Sarzana già sabato pomeriggio per assistere alla semifinale disputata contro il Lodi e poi, a sorpresa, si sono riorganizzati per non far mancare il supporto ai propri ragazzi la domenica sera nella finalissima di Coppa Italia. Un esodo eccezionale che ha poi atteso che i giocatori festeggiassero in pista e negli spogliatoi per poi "scortarli" fino a Sarzana.
Una città addormentata, vista l’ora piuttosto tarda, che ha sobbalzato nel rumore dei clacson e dei cori di gioia per una vittoria storica dello sport cittadino. E non soltanto per l’hockey su pista. I protagonisti dell’impresa hanno portato la coppa con i fiocchi tricolore alla pista del Vecchio Mercato arricchendo con il trofeo sicuramente più prezioso la bacheca del club.
Tre anni fa dopo la finale persa a Trissino ad accogliere i giocatori c’erano tanti tifosi del gruppo "Incessanti" che nell’occasione consegnarono un trofeo di consolazione, ringraziandoli per l’impresa, ma questa volta la squadra si è sdebitata arrivando con la coppa vera che fino all’altra sera era sempre finita nelle sedi di società ben più attrezzate, dal punto di vista degli impianti e del bugdet economico, rispetto al’Hockey Sarzana. Tanta emozione, abbracci, lacrime che hanno dediche speciali e ricordi che in un attimo sono passati davanti agli occhi.
Il presidente Maurizio Corona, il "sognatore", ha voluto ringraziare tutti i giocatori, dirigenti, allenatori che dal 1946 hanno legato il proprio nome a quello delll’hockey. Con una dedica speciale per don Carlo Ricciardi il sacerdote recentemente scomparso che fu presidente onorario di una squadra cittadina, prima della fusio ne che ha creato la nuova società, e grande sportivo. "Ho pensato al Don – ha spiega con le lacrime agli occhi un emozioantissimo Maur izio Corona – perchè so che sarà felice come lo siamo noi. Questo risultato è idealmente dedicato a tutti gli appassionati di questo sport che in oltre settant’anni di attività gli hanno dedicato un momento del loro tempo. E’ una vittoria per la città che amo, alla quale sono legatissimi non soltanto i giocatori quelli della vecchia guardia sarzanese ma tutti i ragazzi che pur venendo da fuori e da altri Paesi hanno imparato a conoscerla e ad apprezzarla".