Lucca, 21 settembre 2008 - L’operazione denominata «Moro 2007» si è conclusa ieri con lo smantellamento di un sodalizio criminale finalizzato al traffico internazionale e allo spaccio di sostanze stupefacenti, grazie anche all’ausilio dei carabinieri di Lucca e di unità cinofile antidroga. La cocaina arrivava dalla Spagna. Uno degli anelli del grosso giro di spaccio nella Piana e in mezza Toscana era formato da un intero nucleo familiare: il 57enne di origine sarda Pasqualino Lupino (padre), la 58enne campana Antonietta Piccolo (madre) e il 37enne Francesco Lupino (figlio) una famiglia che da Prato si era trasferita ad Altopascio e da lì gestiva una fiorente attività di spaccio di cocaina: una «rendita» mensile di notevole rilievo, con cifre stimate fino a circa 60.000 euro.
Nel corso delle perquisizioni oltre a modiche quantità di stupefacente, sono stati sequestrati ai Lupino ben 360.000 euro suddivisi in trentasei libretti di risparmio al portatore da 10.000 euro l’uno, nonché titoli e documenti vari ritenuti utili alle indagini. Un vero tesoro. Francesco Lupino, titolare di un negozio di tatuaggi ad Altopascio, era balzato già agli «onori» della cronaca nel maggio scorso. Fu infatti trovato dai carabinieri in piena notte a curiosare davanti al kebab incendiato da misteriosi piromani: colto da un raptus, si rifiutò però di fornire le proprie generalità e addirittura colpì con una testata un carabiniere, procurandogli la frattura del setto nasale. Venne arrestato e messo ai domiciliari.
© Riproduzione riservata