MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Siena, apre la mostra su Hugo Pratt con 300 opere originali

Al Palazzo delle Papesse dall’11 aprile

La locandina della mostra

La locandina della mostra

Siena, 10 aprile 2025 -Dal 1995 anno della morte di Hugo Pratt sono trascorsi trent’anni, un lasso di tempo che ha reso, se è possibile, ancora più celebre il fumettista italiano, uno dei pochi che ha raggiunto una autentica fama internazionale. I suoi disegni e le sue storie, vere e proprie opere d’arte realizzate con il felice connubio tra una splendida iconografia e intensi racconti, hanno fatto il giro del mondo. Opera Laboratori a Siena, a Palazzo delle Papesse rende omaggio ad Hugo Pratt con la più grande mostra monografica a lui dedicata. Dall’11 aprile al 19 ottobre a Siena la mostra “Hugo Pratt. Geografie immaginarie” racconta questo grande artista attraverso 300 opere originali tra tavole, disegni a china e acquerelli. Sono esposti anche materiali inediti, come schizzi, bozzetti e documenti personali, sculture di legno. Grandi riproduzioni, un allestimento coinvolgente con installazioni e scenografie digitali consentono di entrare nell’universo di uno dei più grandi disegnatori, tra i primi a trasformare il fumetto in un mezzo espressivo con un valore artistico e letterario, attraverso supporti multimediali che facilitano l’approccio all’autore con proiezioni alle pareti, filmati e anche due sale immersive. All’ingresso di Palazzo delle Papesse l’imponente statua che raffigura Corto Maltese realizzata dalle grandi officine di Opera Laboratori, replica fedele di quella in bronzo - di due metri e mezzo e oltre 250 chili - realizzata da Livio Benedetti, scultore franco-italiano amico di Pratt, e attualmente ospitata nella piazza Hugo Pratt di Grandvaux. Nelle sale rinascimentali di Palazzo delle Papesse viene raccontata la vita e l’arte del papà di Corto Maltese nella mostra prodotta da Opera Laboratori e curata da Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem della società Cong che gestisce e promuove tutto il patrimonio artistico di Pratt, con l’allestimento dell’architetto Giovanni Mezzedimi. “In questa mostra – spiegano i curatori - abbiamo cercato di illustrare il genio di Pratt esponendo non solo le sue celebri strisce a fumetti e i suoi straordinari acquarelli, ma abbiamo provato a raccontare le origini e il continuo percorso evolutivo di questo grande disegnatore e narratore”. “È la prima – spiega Giuseppe Costa, Ceo di Opera Laboratori - di un percorso quadriennale frutto dell’accordo di valorizzazione siglato con Cong. La nostra società, specializzata in progettazione e produzione di mostre, ha messo in campo la professionalità e le competenze di tutti i suoi laboratori. Uno sforzo congiunto che conferma le capacità di Opera Laboratori, da anni impegnata nella valorizzazione dei beni culturali e nella realizzazione di mostre ed eventi. Il sottotitolo della mostra Geografie immaginarie, oltre a rappresentare al meglio il vasto universo reale e onirico raccontato da Hugo Pratt attraverso le sue opere, è anche una parafrasi del nostro lavoro. Se Corto Maltese, il personaggio decisamente più iconico tra quelli scaturiti dalla creatività del maestro, è un apritore di porte che stimola la curiosità e il desiderio di partire alla ricerca di nuove avventure, noi – che ci occupiamo di arte e bellezza in ogni loro aspetto – siamo pronti a seguirne le orme e a intraprendere viaggi verso rotte lontane, autentiche isole del tesoro di un mare, quello dei beni culturali, che vale ancora la pena solcare. Auguriamo a tutti i visitatori che esploreranno nei prossimi mesi le sale del nostro palazzo di compiere un viaggio trasformativo”. La mostra si muove su più filoni espositivi partendo dall’infanzia e dalla formazione di Pratt. La sua sete di conoscenza lo ha portato a raccogliere ben 17.000 libri di ogni formato ed epoca nella sua biblioteca contribuendo al suo stile in continua evoluzione nel corso di cinquant’anni di prolifica attività. “Per questo motivo – precisano Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem - le creazioni del Maestro veneziano rimangono fervidamente vive e vengono costantemente riscoperte e interpretate”. Poi c’è la passione per il mondo del cinema che nasce in lui fin da giovanissimo, quando la nonna lo portava a vedere pellicole western o film come Gli ammutinati del Bounty o Il risveglio delle Strega rossa dai quali indubbiamente nasce in lui il fascino per il mondo marinaro che farà da sfondo al suo più iconico personaggio: Corto Maltese. L’ispirazione letteraria presa da libri come l’Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, una delle sue avventure preferite, adattata in un memorabile racconto a fumetti, senza dimenticare l’universo poetico di Rimbaud e Kipling, i cui versi Pratt inserisce fra i dialoghi dei suoi fumetti, ma anche Rilke, Shelley, Coleridge, London presenti in tante sue storie.