Siena, 28 gennaio 2025 - L’Opera della Metropolitana di Siena dedica una giornata a Ferdinando Rubini. Il 4 febbraio, alle ore 17.30, si terrà la celebrazione della Santa Messa in Cattedrale presieduta dal Vice Rettore don Renato Rotellini. A seguire la vita e l’opera del Rettore Rubini, che ricoprì anche altre cariche pubbliche, verranno ricordate presso la sala delle statue del Museo dell’Opera con gli interventi di Virginia Minnucci dell’Università per Stranieri di Siena e di Marilena Caciorgna dell’Università di Siena. Al termine si procederà alla scopertura di una lapide in sua memoria apposta all’interno del Museo. Dopo l’Unità d’Italia, e dopo il lungo rettorato di Pietro Bambagini Galletti (1833-1864), l’Opera della Metropolitana di Siena rischiava di essere soppressa se equiparata, come da più parti si paventava, alle Corporazioni religiose, la cui sorte fu segnata dai provvedimenti legislativi del 1866 e del 1867 relativi al riordinamento dell’asse ecclesiastico. Entrato in carica nel 1864, fu il Rettore Ferdinando Rubini che si rivolse per iscritto, l’anno successivo (1865), al Prefetto e al Ministro di Grazia, Giustizia e Culti, sostenendo con successo le buone ragioni dell’Opera e della sua singolare natura giuridica e istituzionale, alla luce della storia secolare dell’Ente di cui si aveva notizia sin dal 1190. L’Opera della Metropolitana poté così proseguire – non senza l’emersione di ulteriori e non secondarie problematiche – nella cura, tutela, manutenzione e restauro del Complesso monumentale. A tal fine fu lo stesso Rubini a promuovere anche la creazione del Museo dell’Opera, di cui deve essere considerato l’artefice, riuscendo dapprima ad ottenere, con ripetuti contratti di locazione stipulati con la Provincia di Siena, i locali che ancora oggi sono destinati a questo scopo, e successivamente procedendo al loro acquisto nel 1874. Rubini, inoltre, dedicò gran parte del suo rettorato alla realizzazione di una serie di importanti restauri che riguardarono, fra gli altri, la facciata della Cattedrale e il prezioso pavimento marmoreo, con il decisivo concorso economico dello Stato, della Banca Monte dei Paschi e del Comune di Siena, oltre che con il sostegno politico di Bettino Ricasoli. La sua vicenda terrena si chiuse 135 anni fa, il 3 febbraio 1890, e le sue spoglie riposano nel Cimitero Monumentale della Misericordia.
Cosa FareSiena, una giornata dedicata a Ferdinando Rubini