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A Colle frana minaccia 2 palazzine. Altri 300mila euro, si corre ai ripari per i lavori di messa in sicurezza

A febbraio furono stanziati 200mila euro, oggi la giunta Pii libera altre risorse per risolvere il problema .

Operai a lavoro per mettere in sicurezza la frana dello Spuntone sul Fosso delle Lellere alla periferia di Colle. L’amministrazione ha stanziato ulteriori 300mila euro che si aggiungono ai 200mila deliberati a febbraio

Operai a lavoro per mettere in sicurezza la frana dello Spuntone sul Fosso delle Lellere alla periferia di Colle. L’amministrazione ha stanziato ulteriori 300mila euro che si aggiungono ai 200mila deliberati a febbraio

Stanziati 300mila euro in più per mettere in sicurezza la frana dello Spuntone sul Fosso delle Lellere alla periferia di Colle. Si correre ai ripari dopo le pesanti precipitazioni della primavera e delle scorse settimane. A febbraio furono stanziati 200mila euro, oggi la giunta Pii stanzia ulteriori risorse e dai corridoi dell’ufficio lavori pubblici del comune già si pensa che per risolvere il problema una volta per tutte neanche 500mila euro basteranno. Piove sul bagnato, perché il problema rivelato dall’avvio dei lavori è che la grande quantità di acqua portata dal fosso in conseguenza delle piogge ha eroso la scarpata in maniera significativa. Il dissesto ha generato rischi ulteriori e diversi da quelli originariamente presenti, costringendo l’amministrazione a fermare i lavori già avviati e predisporre una corposa modifica in corso d’opera. Andando con ordine: tutto è nato con le forti piogge del novembre di un anno fa, il presidente Giani aveva addirittura dichiarato lo stato d’emergenza per tutta la Toscana. La situazione nel giro di due mesi peggiorò, infatti, il 28 dicembre 2023 fu emessa un’ordinanza sindacale nella quale veniva ordinato ai proprietari di due immobili l’inagibilità dei fabbricati in via dello Spuntone. Il nuovo stralcio di lavori dovrebbe eliminare sia il pericolo di un ulteriore scivolamento a valle di una corposa parte di terreno, sia una condizione di assoluta insicurezza per gli operatori che si trovano ad eseguire i lavori. Nel dettaglio, la modifica al progetto prevede una parziale deviazione del fosso, creando un ‘bypass’ che consentirà di riprendere le operazioni di messa in sicurezza e concluderle: sarà ripristinato il tratto franato della scarpata cementata verso l’Elsa, che collegava lo sbocco del canale tombato di un altro fosso, quello della Doccina e sarà regolato il deflusso delle acque che ha portato al peggioramento delle condizioni. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di una nuova vasca di raccolta, la precedente è scivolata a valle insieme al terreno franato. Una volta ripristinata e resa di nuovo sicura la scarpata, il ‘bypass’ sarà eliminato ed il fosso riportato nel suo corso naturale. Intanto a Colle la pioggia continua a far dannare, ieri lo stesso vice sindaco Marco Speranza ha allertato sullo stato di via Livini e delle Lellere.

Lodovico Andreucci