DIMASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Abbadia, il caso dell’abbazia. Don Giampaolo convoca una riunione con i cittadini

Il sacerdote durante l’incontro indetto via social, che si è svolta nei locali del museo, parla di un accanimento del sindaco nei suoi confronti per togliergli la casa donata dai monaci.

Abbadia, il caso dell’abbazia. Don Giampaolo convoca una riunione con i cittadini

di Massimo Cherubini

"E’ un accanimento del sindaco contro la mia persona per togliermi l’appartamento che mi è stato donato da monaci Cistercensi". Questo è il concetto espresso da don Giampaolo Riccardi di fronte ad una trentina di persone. Intervenute all’invito dell’ex parroco di Abbadia, oggi di Pienza, per rispondere "in prima persona su quanto sollevato contro i monaci e la mia persone". Un invito ’lampo’ avvenuto attraverso i social nel primo pomeriggio di ieri per l’incontro tenutosi nella sala del museo. L’ex parroco di Abbadia San Salvatore ha voluto chiarire tutti gli aspetti che sono oggetto di commenti tra la gente del paese. Aggiungendo che ad Abbadia San Salvatore "ho fatto del bene" ribadendo che le notizie di questi giorni sono frutto dell’attacco del sindaco. I temi sui quali don Giampaolo aveva dato disponibilità a chiarire sono noti. Dalla proprietà- tutto dei monaci Cistercensi eccezion fatta della Chiesa- alla donazione della canonica che insiste nel complesso. Il tema principale, storico, esistente d anni, della vicenda è quello legato alla proprietà della congregazione dei Cistercensi e non della parrocchia. Fa discutere, anche il tema legato alla decisione dell’Abate Stefano di esautorare, di fatto, il consiglio di amministrazione dell’Associazione "San Marco Papa" con un vice presidente che, di fatto, è operativo solo per avanzare proposte a don Giampaolo, oggi parroco di Pienza, delegato dell’Abate Stefano. Associazione che è stata "rilevata", come scrive lo stesso Abate, dai Cistercensi a far data dal 31 ottobre scorso. L’altro tema, quello degli "sfratti" vede la Caritas obbligata a trasferirsi. Mentre per il problema della sede del Rione Convento è stato risolto (sfratto revocato, tra le parti verrà sottoscritto un regolare contratto). La Caritas ha già trovato ospitalità dalla Misericordia. Andranno in alcuni locali delle vecchia sede della Confraternita che si trovano in via Remedi. Lascia il "Convento", dove da anni usufruiva di un locale a piano terra, in posizione strategica indispensabile per pensare a progetti di utilizzo di quella parte del complesso abbaziale come, per ipotesi, la realizzazione di un ostello per i pellegrini.