MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Accademia dei Rozzi. Matteo Tomei alla prima con "L’amore comunque"

Musicista, fotografo, artista eclettico, prepara lo spettacolo del 7 marzo "Per vivere faccio il creativo e ancora non riesco a farmi calzare la definizione. Ho molti interessi, devo spaziare in più caselle per potermi sentire bene".

Matteo Tomei

Matteo Tomei

Sarà uno dei protagonisti, con l’attore Massimo Reale e un altro chitarrista Davide Pepi, della "prima" all’Accademia dei Rozzi del 7 marzo dello spettacolo di prosa e musica "L’amore comunque". Parliamo di Matteo Tomei, uno dei musicisti più preparati e duttili del nostro territorio.

Qual è la definizione che preferisci, cantautore, musicista?

"Per vivere faccio il creativo e ancora non riesco a farmi calzare questa definizione. Cantautore, musicista, creativo sono tutti termini scomodi, per chiunque ma per me sicuramente, perché non ci si sente mai all’altezza di nessuno di loro. Ho molti interessi in campo artistico, un’altra mia passione è la fotografia, ed ho fatto molta fatica negli anni a cercare fra essi la casella giusta che mi potesse racchiudere. Alla fine ho capito di avere bisogno di spaziare da una casella all’altra per potermi sentire bene, senza essere davvero un fotografo, né un musicista, né un cantautore, ma cercando di esprimere me stesso in questi campi senza starci troppo a pensare".

Quali esperienze del passato ricordi più volentieri?

"Con molta gioia il periodo dei Mercato Nero, gruppo prog anni ‘70 con cui ho condiviso anche umanamente, eravamo tutti studenti e vivevamo in contatto ventiquattrore al giorno. Poi quello con Davide Pepi, dagli albori degli "Aftershave" fino a "La Coscienza di Bacco", passando per i mitici "Guess Who’s Playing" insieme a Giacomo Paradiso". Un’altra esperienza chiave benché logisticamente faticosa è stata quella con i Vocal Blue Trains di Alessandro Gerini, un coro gospel-jazz-elettronico con base a Firenze con cui ho calcato palchi importanti anche all’estero".

Gli incontri artistici più importanti?

"Il concerto in Fontebranda per La Città Aromatica edizione 2004, dove con i Mercato Nero abbiamo avuto l’onore di condividere il palco con Mauro Pagani. Dico per vari motivi, perché oltre al valore intrinseco dell’evento, c’è tutto il carico emotivo dovuto alla condivisione di un palco con un musicista che era davvero uno dei miei idoli. In anni più recenti ho avuto occasione, come membro di una delegazione dei Vocal Blue Trains, di cantare all’interno di uno sketch comico insieme a due nomi enormi dello spettacolo che sono Neri Marcorè e Gigi Proietti".

Il connubio con Davide Pepi ha offerto cose molto interessanti. Prosegue o avete preso strade diverse?

"Abbiamo instaurato un legame molto forte. Lui al contrario di me, è un musicista puro: è riuscito a convogliare tutte le sue energie e la sua personalità nello studio dello strumento, approfondendo stili e tecniche molto diversi e diventando quello che ritengo il chitarrista più completo che conosca. Le nostre scelte di vita ci hanno portato a concentrarci su fronti differenti negli ultimi periodi, ma il nostro sodalizio artistico non finirà mai. Stiamo preparando gli arrangiamenti per uno spettacolo di teatro-musica inedito dal titolo "L’amore comunque" con l’attore Massimo Reale, che si terrà all’Accademia dei Rozzi il 7 Marzo. Quest’anno ricorre il decimo anniversario del nostro disco "Distanze", firmato come "La coscienza di Bacco", magari potrebbe scapparci qualche evento".

Prossimi progetti?

"Oltre "L’amore comunque" sto lavorando con il trio "Heima", con Francesco Gerardi alla batteria e Dario Radi al basso. In questo progetto ho fatto un salto nel passato, tornando ad imbracciare la chitarra elettrica e ricercando un sound più distorto, unito ad un approccio lirico di stampo cantautoriale".

Massimo Biliorsi