I ricorsi alla giunta comunale contro le proposte di sanzione per il Palio dell’Assunta per Contrade e fantini devono essere depositati entro il 18 novembre. Il 30 è infatti l’ultimo giorno utile per chiudere il cerchio sul capitolo giustizia paliesca che tiene ancora banco. E fa molto discutere in attesa del verdetto definitivo. Che calerà il sipario sul 2024 anche se si aprirà, subito dopo, il lavoro della commissione annunciata dal sindaco e chiamata a rivedere alcuni aspetti del Regolamento della Festa, formata da consiglieri comunali, Comitato amici del Palio e tre onorandi.
"E’ stata una scelta ingiusta quella di sanzionare il comportamento del fantino della Lupa facendogli saltare un Palio. Non si può squalificare per quello che ha fatto", tuona intanto Aceto, il re della Piazza. Che quanto a interpretazione della rivalità sa bene cosa significa, basta pensare a quanto successe tra i canapi fra lui e Legno, il 3 luglio 1992, quando montavano rispettivamente nell’Aquila e nella Pantera. Ed erano accanto di posto. "Che cosa ha fatto mai Velluto? Il suo compito l’ha svolto delicatamente – sostiene Aceto – , entro i limiti consentiti. Altrimenti non è più Palio. Si lascia a piedi un fantino che ha rimontato dopo tanti anni e ha dimostrato di essere uno dei migliori".
L’assessore delegato Giuseppe Giordano ha contestato i "continui tentativi di ostacolo nei confronti della rivale che, pertanto, aveva difficoltà a mantenere la propria posizione. Detti comportamenti sono stati attenzionati dal mossiere che ha sollecitato Velluto a creare lo spazio necessario per far rientrare in seconda posizione la Contrada sovrana dell’Istrice uscita dallo schieramento".
La.Valde.