La comunità di San Gimignano e della Valdelsa del calcio del passato, ricorda con affetto, commozione e amicizia la scomparsa dopo breve malattia di Antonio Bruni. Quel ragazzo del ’51 nato e cresciuto con il pallone ai piedi dal campo del Santa Lucia e fra i giallorossi di Poggibonsi fino ad arrivare alla prestigiosa maglia della Juventus. Scoperto dal popolare osservatore Sergio Gilardetti e portato a Torino alla corte di Moggi. Dalla Juventus subito girato al Varese nel baratto dell’emergente Bettega. Da Varese alla Carrarese, ritorno nella sua Poggibonsi con il popolare allenatore Uliano Vettori, a Colle. Una carriera sportiva da centravanti di capolavori, di reti vincenti, di storica memoria. Di quel calcio insegnato dal padre il popolare Mario Bruni detto "Ciocio" di lezioni tramandate da padre e figlio; da Antonio con il fratello Emilio fra i giallorossi di Colle e al ritorno al primo amore di Poggibonsi fino agli anni ’70. Con Antonio Bruni 73 anni per gli amici Tono, sparisce un altro pezzetto di storia e leggenda fra le pagine dello sport del calcio sempre fra le sue labbra oltre al lavoro e famiglia nella sua San Gimignano. Questo pomeriggio alle 15 in Duomo l’ultimo addito all’amico Tono. Da queste colonne le affettuose condoglianze alla moglie, la figlia e alla famiglia Bruni. Grazie Tono.
Rom. Fran.