
Addio all’hotel Roma. Ecco la Casa famiglia
Al posto dell’albergo nascerà una residenza sociale protetta. La trasformazione riguarda l’Hotel Roma, una delle prime strutture ricettive del paese amiatino, da anni a servizio turistico in modo assai limitato. Appena nove camere, delle venti originarie, erano agibili. Un declino lento, inesorabile, anche in ragione delle esigenze di mercato, gli adeguamenti strutturali che la vecchia proprietà non ha inteso fare. Da qui la vendita alla cooperativa Coopass che opera nel sociale. Ha già una struttura ’Zaccheria’ dove si trovano pazienti di primo e secondo livello. Ovvero quelli che hanno necessità di cure e sorveglianza.
Un’attività che la cooperativa guidata dal presidente Giulio Bisconti inizia nel 1999 quando a Zaccheria vennero accolti i primi dodici utenti dimessi dall’ospedale psichiatrico San Niccolò di Siena. Nel tempo la struttura si è ampliata, i livelli dei servizi sono cresciuti. Mancava, per chiudere il cerchio disegnato dalla legge sulle residenze sociali, una Casa famiglia quella dove ospitare i bisognosi, quelli con lievi (il terzo livello, il più basso) problemi psichici. Da qui la presentazione del progetto alla Regione che ha dato l’assenso. "Si tratta di una tipologia di struttura – si legge nella presentazione – che si inserirebbe in un circuito completo di servizi, che accompagna il paziente in base alle necessità con intensità di cure differenziato e mirato alle molte esigenze".
I lavori di ristrutturazione dell’immobile prenderanno il via non appena il progetto, che prevede anche la realizzazione di un ascensore (l’edificio ha due piani oltre quello di terra dove sono cucina, sala e servizi vari) avrà ottenuto i permessi.