
Gianni Coselschi davanti al ’BaraOnda’ che ha aperto con il fratello nel 2003
Siena, 26 febbraio 2023 - Locali che per una comunità sono il ’cuore’. Il luogo della socialità. Dove il pensionato si ferma a prendere un caffè sapendo di incrociare l’amico con cui commentare le ultime notizie di Siena e del mondo. Oppure lo studente che, occhiali scuri dopo una lunga nottata, fa colazione al volo e scappa a lezione. O le contradaiole che si fermano lì con il carrellino della spesa per ragionare sul cavallo toccato in sorte, magari sulle cose da fare nel rione. Questo il dna del bar Rondine nei Pispini, recentemente rilevato, ma anche di quello in Salicotto. Era la ’cifra’ anche del ’BaraOnda’ in via Duprè. Era perché lunedì sarà l’ultimo giorno di apertura del locale che, appunto, rappresenta il ’cuore’ del rione a due passi da Piazza. "Chiude i battenti dal 28 febbraio – conferma il titolare Gianni Coselschi – la licenza è stata ceduta ma qui non riaprirà un’altra attività dello stesso tipo. Cala definitivamente il sipario". Spariscono dunque in città non solo i negozi grandi firme in un centro storico che si sta impoverendo ma anche quei locali che hanno rappresentato il collante per la gente del rione e, in qualche modo, contribuivano alla sua identità.
"Abbiamo aperto con mio fratello nel 2003, praticamente 20 anni fa – riavvolge il nastro dei ricordi Coselschi, l’idea era appunto quella di essere punto di riferimento nell’Onda. Prima c’era un’enoteca che durò pochi mesi, facemmo dei lavori, mettendo il bancone. Ed è rimasto da allora bar di rione".
Dal primo di marzo Coselschi lavorerà come dipendente, assunto a tempo indeterminato, sempre nel suo settore. "Mi dispiace molto da un lato, questione di cuore e di passione, però dall’altro abbandono tutte le trafile burocratiche e i problemi crescenti che oggi incontra, soprattutto dopo la pandemia, chi gestisce un’attività per così dire artigianale come può essere la mia".
Coselschi confessa che i pensionati e i clienti sono "molto dispiaciuti, rappresentava un punto di riferimento per l’Onda e per il quartiere. Finisce davvero un’epoca, ecco la realtà". Entra un cliente e chiede un aperitivo mentre due giovani attendono il caffè sedute al tavolo. Quando il titolare risponde che ha poco da offrirgli perché chiude lunedì 27 l’uomo resta stupito. Era per molti come entrare ’in casa’, nessuna formalità stile grandi catene. Siena si sta snaturando. Cambia volto, perdendo quello più genuino e tradizionale, che la rendeva così unica agli occhi dei visitatori. E così speciale per chi sceglieva di viverci anche se non c’era nato".