MICHELA BERTI
Cronaca

Aeroporto di Ampugnano, “a Siena servono le infrastrutture se vogliamo un turismo di qualità”

Rompe il silenzio, su una delle incompiute di questo territorio, l’imprenditore Giorgio Maggiorelli: “Oggi i manager e le persone facoltose si muovono con gli aerei privati. Allora cosa aspettiamo?”

Ecco cosa è rimasto nel deposito bagagli dopo anni di abbandono

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Siena, 10 febbraio 2025 – Turismo di qualità. Tre parole diventate un mantra per tutti quei senesi che guardano a questa città e sognano uno sviluppo turistico che porti ricchezza. E per averlo le infrastrutture sono fondamentali. E Siena ha fame di infrastrutture. Non c’è convegno, dibattito, evento nel quale non si parli dell’isolamento di questa città. Un po’ è anche il suo fascino, Siena ‘irraggiungibile’ conserva in maniera magistrale storia e bellezze. Ma se vogliamo davvero un turismo di qualità allora strade, ferrovie e soprattutto aeroporto non sono un accessorio ma una priorità. Era stato l’onorevole Michelotti, nell’intervista a fine 2024 rilasciata a La Nazione, a dire: “I progetti ci sono, i primi lavori no. I tempi della politica vanno lunghi. Bignami da viceministro è diventato capogruppo e i tempi si allungano. Una cosa è certa: Enac servizi ha stanziato un milione 850mila euro per Ampugnano e a breve andrà a gara il progetto pilota. Vogliamo rilanciare il territorio a livello turistico. Dobbiamo attrarre investimenti, non basta più brillare di luce propria. Siena sconta il ritardo infrastrutturale causato dalla sinistra che ha governato negli ultimi 50 anni”. Ed ecco che sull’argomento interviene Giorgio Maggiorelli imprenditore senese impegnato sul territorio per valorizzare le risorse e le potenzialità.

Si parla dunque del futuro di Ampugnano, il passato è storia scritta su quei ruderi che fanno di questo aeroporto una cattedrale nel deserto. “Parliamo tanto di rilanciare il turismo a Siena – dice Maggiorelli – e il modo migliore per farlo è consentire a questo aeroporto di rinascere. Si parla di aviazione generale, che già in estate porta uno o due voli al giorno”. Oggi gli uomini d’affari, i manager di grandi aziende, imprenditori e le persone facoltose si muovono solo ed esclusivamente con gli aerei. “Noi abbiamo una grande opportunità – continua Maggiorelli – Ampugnano potrebbe diventare la porta di accesso alla Toscana del lusso. E’ questo il mercato al quale puntiamo? Allora l’aeroporto deve decollare”. Ad oggi c’è rimasto poco a parte la pista di un chilometro e mezzo asfaltata e uno spazio aeroportuale tre volte quello di Firenze. “Ci sarebbero privati pronti ad investire – continua Maggiorelli – ma quello che serve è la volontà politica, il territorio deve crederci. Sarebbe anche un servizio importante per la sanità, per il trasporto degli organi, per non parlare dell’aspetto sociale a servizio degli ospedali del territorio”. Insomma c’è chi si sta muovendo per riaccendere i riflettori su questa infrastruttura ormai ’azzoppata’: orfana di un sistema antincendio, della Torre di controllo, della procedura strumentale per scarsa visibilità. Servirebbe un investimento da 15-20 milioni e la collaborazione di Enac che non si è mai espresso sul futuro di Ampugnano.