
Pungente l’assessore Enrico Tucci: "La città paga l’isolamento voluto in passato. Così nessuno metteva il naso in città, negli ’affari’ della banca e della fondazione".
"Fratelli d’Italia vede nell’aeroporto di Ampugnano la massima priorità tra le infrastrutture territoriali perché è realizzabile". L’assessore Enrico Tucci entra a gamba tesa nel dibattito sulla ripartenza dell’aeroporto. Gli imprenditori lo chiedono a gran voce, contrario il comitato che invece mette i veti. "Anticipo – continua l’assessore – che a marzo ci sarà un incontro dell’onorevole Michelotti con il nuovo ad di Enac Marco Trombetti per definire tempi e modi. Il Comitato del ’no’ persegue interessi privati legittimi ma l’interesse pubblico è prevalente e prevarrà".
Su Ampugnano si è riaperto un confronto, e sulle altre infrastrutture? "Si apre il libro dei sogni".
A cosa si riferisce? "Penso alla Monteroni-Monsindoli, tempi che si allungano a dismisura e mancano 60 milioni di euro all’appello. Gli imprenditori hanno sollevato il tema dei collegamenti perché questa città ha grandi problemi economici e li avrà ancora di più in futuro, se non ci diamo la mossa e una presa di coscienza collettiva noi rischiamo di sbattere brutalmente".
L’isolamento di Siena, croce e delizia? "Il nodo infrastruttura è un guaio per Siena. In passato un guaio voluto, così nessuno veniva a mettere il naso nei nostri ’affari’ della banca e della fondazione, oggi subito perché scontiamo i ritardi del passato. In un momento in cui la Regione investe pesantemente su Firenze e l’area fiorentina, mi riferisco a Giani e alla nuova stazione ad alta velocità, al piano delle infrastrutture con una via di comunicazione tra Prato e Peretola che costa quasi 500 milioni di euro. Ma di cosa stiamo parlando? E il resto della Toscana sta a guardare? La Regione è da sempre fioretino centrica ma ora sta esagerando".
Siena di cosa ha bisogno? "Di un collegamento rapido con Firenze, arrivarci in un’ora come accade con l’unico treno del mattino intorno alle 6. Poi c’è la superstrada Siena-Firenze che Anas sta mettendo in sicurezza ma non possiamo chiedere molto di più perché intorno a c’è di tutto".
Non va meglio verso Roma... "Esatto. Da Chiusi a Roma in tempi più ragionevoli ma servirebbe una modifica degli orari. Poi c’è la grande questione della stazione Creti-Farneta che potrebbe essere una grande risorsa per il territorio. Si sta parlando di una località che è stata identificata al tavolo tecnico. Fare la stazione costa 79 milioni a fronte dei 137 previsti per Rigutino. Il vero problema emerso al tavolo tecnico è che la stazione di Arezzo non è male ma sta in mezzo a una città e l’alta velocità ha bisogno di un parcheggio da 600 posti auto. Io spero che il consiglio comunale di domani (oggi, ndr) nell’ambito del documento sul lavoro faccia un riferimento alle infrastrutture - perché senza non c’è lavoro - e si pronunci di nuovo in maniera chiara per la stazione alta velocità Creti-Farneta. Passerà la campagna elettorale e il prossimo nuovo presidente della Regione potrà parlare con quello dell’Umbria. Non ci possiamo permettere di vivere in questo isolamento catastrofico che ostacola anche insediamenti industriali".
Questo, assessore, è il problema dei problemi. Crisi del lavoro, una vertenza dietro l’altra. Cosa sta succedendo? "La città non può vivere di solo turismo. E’ importantissimo, sia chiaro, e la proposta provocazione che ho fatto del centro congressi va in quella direzione. Ma non basta, serve il manifatturiero".
Qual è dunque la sua priorità? "Io sono un facilitatore, ho delle deleghe che disegnano una città più ordinata in cui le persone sanno cosa possono o non possono fare. Purtroppo mi sono imbattuto in una sostanziale incuria nei confronti della città. Non si è preso consapevolezza anche negli ultimi dieci anni che Siena doveva cambiare pelle. Noi abbiamo un’alta produzione di regolamenti che li definisco ’maggiorenni’: mettere mano alle regole del vivere civile è faticoso e noi questa fatica la stiamo affrontando. Qualcuno invece l’ha evitata".
Lei sta scaldando i motori per le regionali, cosa pensa della sinistra che per decenni ha governato la città? "Purtroppo noto inconsistenza del Pd che sui grandi temi della città non fa sentire una voce autorevole e propositiva. E, come succede nella fisica, i vuoti vengono riempiti. Penso al recente dibattito sull’armamento della Polizia Municipale, i vuoti sono stati riempiti dal sindacato o da quegli enti che mal sopportano questa destra - che non ha problemi a definirsi tale - amministri la città".