ANDREA FRULLANTI
Cronaca

Dalle dolci colline all’iperspazio: "I satelliti passano dalle Serre"

Viaggio dentro la società che testa gli ultimi ritrovati della tecnologia

Fabrizio Scortecci, rapolanese classe 1961 e chief executive della società di Rapolano Terme

Siena, 29 gennaio 2017 - DALLE CRETE senesi alle stelle. E’ il percorso che compiono i satelliti lanciati in orbita che, prima di finire nello spazio, vengono testati all’Aerospazio tecnologie srl di Rapolano Terme, azienda altamente specializzata, che si trova nella zona industriale del Sentino a Serre. Una realtà imprenditoriale assolutamente unica se si pensa che in Europa sono tre, compresa l’Aerospazio, le iniziative industriali simili. Circa 10, in totale, le imprese che nel mondo fanno quello che viene fatto a Serre di Rapolano. Chief executive e fondatore è Fabrizio Scortecci, rapolanese classe 1961, laureato all’Università di Pisa con una tesi sulla propulsione spaziale. «E’ sempre stata la mia grande passione - racconta -. Oggi è un lavoro molto impegnativo, ma anche divertente».

UN’OCCUPAZIONE importante anche per i suoi dipendenti, circa 20, di cui più di una dozzina «giovani ingegneri appena usciti dall’Università - specifica Scortecci -, gli altri sono il nostro personale tecnico qualificato». Insomma, tutt’altra storia rispetto alla cosiddetta fuga di cervelli. Ma cosa fa l’Aerospazio? Nei locali di questa impresa si trovano delle grosse camere isolanti che riescono a simulare il vuoto d’aria e dove vengono inseriti i motori dei satelliti: così facendo si simulano le condizioni in cui si troveranno ad operare quando saranno in orbita e in assenza di gravità, monitorando in maniera costante cosa succede al motore stesso, prevenendo e mirando a evitare ogni singolo danno che - come è facilmente immaginabile - minerebbe tutto il lavoro nello spazio. C’è anche una camera anecoica di ultimissima generazione che permette di simulare quelle che sono le onde elettromagnetiche generate dai propulsori spaziali. «Nostri clienti sono tutte le multinazionali europee che hanno attività aerospaziali in corso», racconta ancora Fabrizio Scortecci. «Tra queste Airbus, i tedeschi di Ohb e anche l’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea. Offriamo test altamente accurati, studiati appositamente per le funzioni e le singole caratteristiche di ogni propulsore. I test possono durare mesi, se non anni, e sono mirati a monitorare e controllare tutti i fattori che possono incidere sull’operatività dei motori. Comprese le grandi escursioni termine dovute all’esposizione a fonti di calore come i raggi del Sole. Il nostro - conclude Scortecci - è un settore altamente competitivo. L’unicità dei nostri test e un costante aggiornamento sono essenziali. I giovani che lavorano qui sono i veri propulsori dell’Aerospazio».