"La questione degli “affitti brevi” che comportano la trasformazione di appartamenti in strutture ricettive non può prescindere dal sacrosanto principio di tutela della proprietà privata sancito dalla Costituzione". Così l’assessore Enrico Tucci, FdI, che spiega: "D’altra parte sono noti i pericoli dell’overtourism, da cui nasce l’esigenza di regolamentare la materia. E qui è intervenuta la Regione con un Testo Unico del Turismo fortemente sbilanciato in favore degli alberghi col singolare articolo 22 comma 6 che consente alle imprese alberghiere di associare nella gestione anche le unità abitative ubicate nelle vicinanze (200 metri), legge a fortissimo rischio di impugnazione da parte del Governo su richiesta del ministero del Turismo".
E su Siena: "Il Comune deve mantenersi ideologicamente neutro sul tema cercando di contemperare le varie esigenze. La prima è la lotta all’abusivismo e alla evasione della imposta di soggiorno. L’incrocio dei dati tra la Banca Dati Nazionale e gli annunci di locazioni brevi reperibili sui vari portali sarà lo strumento per colpire gli evasori". E ancora: "Il secondo punto che riguarda l’amministrazione è l’incentivazione delle locazioni a canone concordato a favore delle famiglie residenti – continua Tucci –: sono state stanziate nel 2024 risorse significative con grande successo dell’operazione che sarà ripetuta nel 2025, accompagnata da una azione tesa al recupero di alloggi vuoti nel centro storico". E infine: "Serve un’accurata ricognizione del fenomeno e una azione continuativa di contrasto all’abusivismo. Magari col supporto di una normativa regionale chiara".